Società

ANTONVENETA, SEQUESTRATE
LE AZIONI DI RICUCCI & SOCI

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Nuova svolta giudiziaria nella vicenda Antonveneta: i sostituti procuratori Eugenio Fusco e Giulia Perrotti, titolari dell’inchiesta sulla scalata all’istituto padovano, hanno chiesto e ottenuto il sequestro delle azioni, tuttora in possesso, di un gruppo di una decina di ‘concertisti’, gli azionisti cioè che, secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti e dalla Consob, avrebbero agito di comune accordo, ostacolando di fatto l’Opa lanciata da Abn Amro. In totale sarebbero stati sequestrati 84 milioni di “pezzi”. Tra i ‘concertisti’ figurano anche Stefano Ricucci e Giampiero Fiorani, amministratore delegato di Banca popolare italiana, ex Popolare di Lodi. Ad eseguire le notifiche il nucleo provinciale della Polizia tributaria di Milano.

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Intanto è tutto fermo a Padova sul fronte della nomina del nuovo cda. Stamane si sarebbe dovuta tenere l’assemblea dei soci di Antonveneta, che è però stata rinviata come ampiamente previsto: i soci di Bpi (29,49%) e quelli che fanno capo all’immobiliarista Stefano Ricucci (4,99%) non si sono presentati e così si è optato per un rinvio alla seconda convocazione di mercoledì. Slitta quindi a dopodomani l’elezione del nuovo cda che dovrà sostituire quello “in prorogatio” entrato in funzione dopo il congelamento voluto dal Tribunale Civile di Padova dell’attuale cda – tutto a favore dell’ex Bpl di Gianpiero Fiorani – entrato in carica dopo l’assemblea del 30 aprile scorso.

Il 27 mattina, quando ci sarà la seconda convocazione dell’assemblea, lo scenario sarà diverso perché per procedere basterà il 30% degli azionisti presenti. Se ancora una volta Bpi e Ricucci non si ripresenteranno, saranno Abn Amro e Lloyd Adriatico a decidere la formazione del nuovo board che fino ad oggi è stato presieduto da Tommaso Cartone, presente nel cda in prorogatio, ma che era stato eletto presidente in quota Bpi anche nel nuovo cda.

E proprio Tommaso Cartone, nella nuova votazione non si ripresenterà, le voci parlano di Alberto Varetti, numero uno di Reti Bancarie e nella lista di Bpi, come possibile presidente. Per il cda sono attualmente due le liste presentate. Quella di Abn Amro è la stessa del 30 aprile scorso: Azzolini, Cucchiani, Cuccia, De Jong, Drost, Fantozzi, Guidi, Mazzarolli, Montani, Muraro, Oostendorp, Scala, Spinelli, Stefanel, Tabacchi. Per Bpi figurano: Aiello, Bianchini, Biondi, Chiarotto, Ciccaglione, Facchinetti, Lazzarini, Marinelli, Mistrello Destro, Moretti Polegato, Paradiso, Sartor, Sinigaglia, Soave, Varetti.

Quelli odierni sono gli ennesimi episodi di quella che il consigliere di amministrazione (del Consiglio in prorogatio) Leopoldo Mazzarolli ha definito “una soap opera”. E che promette ancora molti sviluppi: Abn Amro, all’indomani della chiusura dell’Opa con una percentuale molto modesta di adesioni del 2,88 per cento del capitale di Antonveneta, appare molto lontana da una resa definitiva. Oggi ha fatto sapere che “non intende restare socio di minoranza”, ma che al tempo stesso “non ha fretta” di chiudere la partita e lascia “aperte tutte le opzioni” nella corsa verso l’istituto patavino.

“Manteniamo tutte le opzioni aperte: non è stata presa una decisione strategica su quale posizione adottare. Ci sono le condizioni positive su cui Abn sta valutando come andare avanti”, spiegano fonti dell’istituto olandese alla luce delle ultimi sviluppi sulla vicenda Antonveneta.

Un eventuale disimpegno, con la consegna delle proprie azioni all’offerta della Bpi, potrà essere considerata “solo in extremis” dal colosso bancario olandese. In particolare, fanno notare fonti della banca, Abn Amro attende gli sviluppi delle inchieste portate avanti dalle Procure di Roma e Milano e, soprattutto dopo la nuova delibera della Consob che ha accertato una azione di concerto fra Lodi e Ricucci, “guarda con attenzione a tutte le conseguenze che ne possono derivare, anche in ambito comunitario”.

Anche la Ue sta continuando infatti a indagare sulla questione: la Commissione europea “continua a monitorare il mercato bancario italiano ed europeo” e prosegue “l’analisi legale dettagliata e approfondita” dei dossier e delle informazioni sul caso Abn Amro-Antonveneta a Bbva-Bpl, ha ribadito il portavoce del commissario Ue al mercato interno, Charlie McCreevy, sottolineando che “non c’è nessuna novità su questo versante per quest’estate”.

Ancora sul fronte giudiziario, oggi è stata depositata formalmente dai legali di Banca Popolare Italiana al Tar del Lazio la rinuncia alla richiesta di sospensione della delibera della Consob che ha ritenuto di avere verificato un’azione di concerto tra l’ad di Bpi Giampiero Fiorani e il presidente della Magiste Stefano Ricucci sulla vicenda Antonveneta. L’udienza di discussione sul ricorso è già stata fissata al prossimo 28 luglio.

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