Apple aumenta la produzione in India per liberarsi dalla Cina. La nostra analisi tecnica sul titolo
Apple ha deciso di aumentare la produzione di iPhone in India. Questa scelta è stata presa a causa dei problemi che l’azienda ha riscontrato nella sua supply chain in Cina. L’azienda americana infatti ha triplicato la produzione di iPhone in India. Questo aumento dovrebbe permettere all’azienda di soddisfare la crescente domanda di smartphone in questo paese.
Vulnerabilità della supply chain
Secondo le fonti, la decisione di Apple di aumentare la produzione in India fa parte di una strategia più ampia volta a ridurre la dipendenza dalla Cina. L’azienda ha dovuto affrontare problemi di catena di approvvigionamento in Cina a causa delle tensioni commerciali in corso tra Stati Uniti e Cina e della pandemia da Covid-19. La guerra commerciale tra i due Paesi ha portato a un aumento dei dazi sui prodotti cinesi, compresi quelli elettronici, rendendo più costosa l’importazione dei prodotti Apple negli Stati Uniti.
Inoltre, la pandemi ha interrotto la produzione di Apple in Cina, poiché molte fabbriche sono state costrette a chiudere temporaneamente per evitare la diffusione del virus. Ciò ha causato ritardi nel lancio di nuovi prodotti e carenze di alcuni modelli di iPhone.
Apple quadruplicherà la produzione in India entro il 2025
Apple è ben consapevole dell‘importanza di diversificare la propria catena di fornitura, ragion per cui ha fatto pressioni, con successo, affinché la sua produzione si espandesse in India. L‘azienda si è così già insediata in India con Foxconn, Wistron Corp. e Pegatron, che insieme impiegano circa 60.000 lavoratori nel Paese, per la produzione di modelli che vanno dall‘iPhone 11 all‘iPhone 14.
Se l‘espansione dei suoi fornitori proseguirà, Apple potrebbe assemblare un quarto di tutti i suoi iPhone in India entro il 2025. Perseguendo questo obiettivo, Apple contribuirà a collocare l‘India come un importante centro di produzione di device elettronici, con una posizione alternativa alla Cina. La sua catena di produzione, che comprende centinaia di aziende e impiega milioni di persone, sarà dunque in grado di raggiungere un nuovo livello.
Problemi e vantaggi
Tuttavia, l’aumento della produzione di iPhone in India presenta anche alcuni problemi. In primo luogo, l’azienda deve affrontare l’instabilità politica e la burocrazia del paese. Inoltre, la qualità della manodopera in India non è sempre all’altezza delle aspettative dell’azienda. Nonostante questi ostacoli, Apple sembra determinata a continuare ad aumentare la produzione di iPhone in India. Questa scelta potrebbe portare benefici sia all’azienda, che al paese.
Da un lato, Apple potrebbe ridurre la sua dipendenza dalla Cina e migliorare la sua supply chain. Dall’altro lato, l’India potrebbe beneficiare della creazione di nuovi posti di lavoro e dell’incremento delle attività economiche. Inoltre, l’aumento della produzione di iPhone in India potrebbe anche avere un impatto positivo sull’ambiente. Infatti, la produzione di smartphone richiede l’uso di materiali preziosi e l’energia elettrica. Spostando parte della produzione in paesi come l’India, dove l’energia solare è in rapida crescita, Apple potrebbe contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla promozione delle fonti energetiche rinnovabili.
Analisi tecnica del titolo Apple
Nella giornata di ieri il prezzo delle azioni Apple è sceso-0,435% da $160,80 a $160,10, segnando il terzo giorno consecutivo di calo. Nelle ultime due settimane, il prezzo è salito e sceso, con un guadagno dell’1,55% . Il volume degli scambi è aumentato di 3 milioni di azioni, nonostante il calo dei prezzi, che potrebbe essere un primo segnale di allarme che potrebbe portare a un aumento del rischio nei prossimi giorni. In totale, sono state scambiate 50 milioni di azioni, pari a 8,01 miliardi di dollari.
Nella giornata di oggi invece il titolo ha aperto con un gap a rialzo: al momento della redazione di questo articolo, osserviamo un aumento del 2% sul titolo. Il prezzo potrebbe ritracciare fino alla zona compresa tra 164.50 e 165.50 per poi completare il pullback dell’impulso rialzista, arrivando in zona 75% di Fibonacci e andando a mitigare il gap volumetrico lasciato nella medesima zona. In tale zona sarà interessante cercare un buy.
Il titolo si trova nel mezzo di un forte trend rialzista a breve termine e viene segnalato un ulteriore rialzo all’interno del trend. Data l’attuale tendenza a breve termine, il titolo dovrebbe aumentare del 16,04% durante i prossimi 3 mesi e, con una probabilità del 90%, mantenere un prezzo compreso tra $181,50 e $195,50 alla fine di questo periodo di 3 mesi.