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Apple, Ceo Tim Cook: prodotti incredibili in arrivo

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ROMA (WSI) – In un momento critico per il gruppo, con i titoli in calo in Borsa e lo scandalo di evasione fiscale a erodere l’appeal del colosso hi-tech, il suo amministratore delegato ha scelto il palco della conferenza All Things Digital in California per difendersi e passare al contrattacco.

Per rassicurare i suoi tanti fans e clienti, Tim Cook ha cercato di sgombrare il campo da chi sta gridando da mesi la fine della società. “Nessun trucco fiscale”, facciamo come gli altri, ha cercato di spiegare. Prima di lanciare il guanto di sfida con quel “dobbiamo concentrarci sui prodotti, farli nel miglior modo possibile, poi il resto arriverà da solo”.

Cook ha spiegato che Apple non è nei guai né ha smesso di essere attraente. Per dimostrarlo ha aggiunto che il gruppo ha prodotti rivoluzionari in cantiere, con piani incredibili e una tecnologia in grado di trasformare l’industria come lo hanno fatto in passato iTunes e iPhone. Senza fornire ulteriori dettagli, com’e’ nel DNA del gruppo, che tende a mantenere segreti fino all’ultimo i prodotti di nuovo grido, il manager ha sottolineato che la Tv continua a essere un’area di grande interesse. Così come lo sono i dispositivi da indossare, che sono desintati a “esplodere”.

Secondo Kuo Mingchi, analista di KGI Securities Co. a Taipei, si tratta di una novità saliente, in quanto il loro effettivo lancio sul mercato andrebbe a completare la gamma di prodotti a disposizione di Apple.

Quali sono però quelli giusti, che avranno successo sul mercato? Fra i dispositivi da indossare, l’amministratore delegato di Apple ha espresso scetticismo sui Google-Glass. “Io porto gli occhiali perché devo, altrimenti non mi indosserei”, ha spiegato, lasciando intendere come convincere a indossare lenti esterne potrebbe risultare difficile. Molto meglio le tecnologie da polso, alle quali secondo le ultime indiscrezioni Apple starebbe lavorando gia’ da un po’ di tempo (come dimostrano i progetti per un iWatch).

Alla All Things Digital Conference il successore di Steve Jobs ha parlato per un’ora e mezzo e si è anche soffermato sulla spinosa vicenda delle tasse. Ha ribadito la posizione della società. “Non usiamo trucchi fiscali. Facciamo quelle che fanno le altre multinazionali”. Il manager ha sottolineato che il sistema di imposizione fiscale americano va riformato e semplificato. L’amministratore delegato non si è sottratto alle domande a tutto campo, soprattutto quelle sul fronte della concorrenza presunta “sleale”.

“Per noi vincere la sfida non dobbiamo essere l’azienda che produce di più. Noi facciamo i migliori pc, non siamo la società che ne produce di più”, ha sottolineato, rievocando la filosofia di Steve Jobs, con il quale – ha messo in evidenza – ha molte differenza, ma sulle “cose più importanti siamo uguali”.

E a chi gli chiedeva se Apple intendesse usare i miliardi di dollari di liquidità a disposizione per acquisizioni, Cook si è limitato a dire: “Ne facciamo. Solo in questo esercizio fiscale ne abbiamo fatte nove”. “Apple non sta cercando grandi acquisizioni, ma allo stesso tempo non le escludiamo”.

La grande sfida resta una sola, quella di sempre: votarsi all’innovazione. Sul versante della televisione, pero’, lo smacco e’ stato grande. L’apparecchio multimediale da salotto ‘tuttofare’ che Steve Jobs avrebbe sempre voluto creare, l’ha gia’ lanciato Microsoft: si tratta della console Xbox One.