NEW YORK (WSI) – Adesso non ci sono più dubbi. Apple a Wall Street è troppo cara. Jeff Gundlach, amministratore delegato della società di investimento, Capital DoubleLine, ne è convinto. Dice che il suo obiettivo di prezzo pari a 425 dollari sul gruppo di Cupertino oggi è eccessivo. Secondo l’esperto basta un semplice “fattaccio” per farlo precipitare. “Se il titolo dovesse chiudere al di sotto della quota dei 483 dollari domani, potrebbe scendere a 425 dollari molto rapidamente”, è la sua posizione da qui alla fine dell’anno.
“E’ una finestra temporale terribilmente lunga, ma probabilmente questo dovrebbe accadere già in questo trimestre”, ha aggiunto. Per Gundlach Apple potrebbe piombare a 300 dollari. L’esperto ricorda che è stato ad aprile dell’anno scorso che l’azione è andata in corto circuito. E ieri il segnale che lui e tutta la comunità finanziaria si aspettava è arrivato. Le prime crepe nei conti iniziano ad affiorare.
Il gruppo di Cupertino ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio fiscale 2013 con la cifra record di 47,8 milioni di iPhone venduti e ricavi per 54,5 miliardi di dollari. L’utile netto di Apple si è attestato a 13,1 miliardi di dollari, quasi invariato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E il balzo dei ricavi del 18% non basta a spazzare via i timori degli analisti sulle prospettive di crescita della società. Preoccupazioni che nelle ultime settimane hanno pesantemente penalizzato il titolo, facendogli perdere il 27% – circa 190 miliardi di dollari – dai picchi di settembre.
Gli analisti scommettevano su ricavi pari a 55 miliardi di dollari, con un utile per azione di 13,44 dollari. Per il secondo trimestre dell’anno fiscale, Apple stima ricavi per 41-43 miliardi di dollari e un margine lordo fra il 37,5% e il 38,5%. A pesare però è stata soprattutto la sua decisione di rivedere le linee guida per il trimestre successivo: se finora Cupertino era famosa per stime conservatrici, ora – precisa la società – Apple diffonderà linee guida che sono quelle che punta a centrare, in pratica i risultati che reputa raggiungibili.