Apple fa un nuovo passo in avanti nel mondo dei servizi finanziari. Dopo Apple Pay, il servizio “compra oggi, paga dopo” (BNPL), l’ultima novità annunciata dal colosso tecnologico di Cupertino è un’alleanza con la big delle banche di investimento Goldman Sachs per proporre ai americani conti ad alta remunerazione, favoriti dall’aumento dei tassi di tassi di interesse.
Tutto ruota attorno al portafoglio digitale, l’Apple wallet, da cui i clienti americani potranno spendere, inviare e accumulare denaro. Il funzionamento prevede che le cifre ottenute dagli utenti sulle loro Apple Card, la carta di credito Apple, attraverso il Daily Cash, un rimborso della spesa effettuata, che può arrivare fino al 3 % della spesa, potranno essere depositate su conti di risparmio “ad alto rendimento” gestiti da Goldman Sachs.
Le caratteristiche del conto di Apple
Il conto non prevede commissioni, depositi minimi o requisiti di saldo minimo – ha fatto sapere Apple, che non ha specificato il tasso di interesse pagato su questi conti.
Attualmente, i concorrenti offrono rendimenti percentuale annuo nell’intervallo 2,20%-3,05%, secondo i dati di Bankrate. Alcuni stanno andando ancora più in alto, indicano i dati di Investopedia, che citano l’applicazione dei rendimenti sopra il 3,1%.
Come funzionerà
Una volta predisposto il conto risparmio, gli utenti di Apple Card potranno scegliere se far confluire i versamenti di Daily Cash nei contanti del Wallet o sul conto deposito/risparmio. “Gli utenti di Apple Card potranno vedere crescere nel tempo le somme accumulate con daily cash e nello stesso tempo potranno accumulare risparmi per il futuro”, ha detto la vicepresidente di Apple Pay e Wallet, Jennifer Bailey.
Il progetto imminente rientra in un piano di espansione delle offerte di servizi finanziari di Apple. Parallelamente, l’azienda è impegnata a estendere l’uso di iPhone, con funzionalità bancarie e di pagamento e credito semplici.
Apple: cresce l’attesa per i conti
Il prossimo 27 ottobre Apple alzerà il velo sui conti del quarto trimestre. Un appuntamento particolarmente atteso dagli analisti per capire lo stato di salute dei mercati. Secondo alcuni osservatori, se i risultati fossero al di sotto delle attese si potrebbe instaurare, a cascata, un meccanismo di profit warning di altre aziende che fanno parte del medesimo comparto. Il che potrebbe innescare un’ondata di vendite in borsa: uno scenario che ha senso considerare dato il peso di Apple su indici come lo S&P 500 (rappresenta il 7%) e il Nasdaq (15%).
La società di Cupertino ha archiviato il terzo trimestre dell’esercizio fiscale 2021-2022 il 25 giugno con ricavi e profitti pari rispettivamente a 83 miliardi di dollari a 1,2 dollari ad azioni, contro un’attesa di 82,8 miliardi e 1,16 dollari ad azione. Un risultato che si deve alle vendite superiori ai pronostici dell’iPhone, che si sono attestati a 40,67 miliardi.
Anche il settore dei servizi, che comprende App Store e iCloud, ha mantenuto una solida crescita (+12%). Le vendite di computer Mac sono invece diminuite del 10%, così come in calo sono risultate quelle di iPad (-2%) e di oggetti e abbigliamento connessi (-8%). In calo del 10,5% a 19,4 miliardi di dollari l’utile netto, che si traduce in 1,20 dollari per azione contro gli 1,16 dollari attesi dal mercato.