Il fai-da-te ed è una pratica molto comune ed Apple ha pensato di promuoverla anche per i suoi iPhone. Il colosso di Cupertino ha lanciato Self Service Repair, un nuovo programma che consente di poter ordinare pezzi ufficiali di ricambio e che allega anche le istruzioni per sostituire componenti difettosi all’interno dei dispositivi. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, che mette a tacere le numerose critiche a cui la società ha dovuto far fronte in merito alla sua intransigenza riguardo gli interventi non autorizzati.
Il lancio del servizio (ora negli Usa, entro fine anno in Europa) arriva dopo che i sostenitori del right-to-repair movement hanno a lungo fatto pressioni su legislatori e società tecnologiche affinché offrissero ai consumatori la possibilità di riparare i gadget da soli. Al momento, inoltre, il programma è limitato solo agli iPhone 12, iPhone 13 e iPhone SE di terza generazione.
“La riparazione self-service fa parte degli sforzi di Apple per espandere ulteriormente l’accesso alle riparazioni. Per la stragrande maggioranza dei clienti che non hanno esperienza nella riparazione di dispositivi elettronici, rivolgersi a un fornitore di riparazioni professionale con tecnici certificati che utilizzano parti originali Apple è il modo più sicuro e affidabile per ottenere una riparazione”.
Da notare che Apple non è l’unica azienda che offre una soluzione del genere. Anche Google e Microsoft permettono di fare altrettanto con i propri dispositivi e Samsung ha un programma dedicato per la gamma Galaxy.
I dubbi
C’è tuttavia chi avanza delle perplessità. A partire dai prezzi. Fra la riparazione fai-da-te e quella dell’assistenza tradizionale non sembra ci siano grandi differenze. Lo ha dichiarato la stessa Apple, secondo cui i prezzi per i componenti, che vanno dai 0,20 dollari per le viti ai 312 dollari per un kit display per iPhone 12 Pro Max, sono gli stessi di quelli disponibili per la rete esistente di rivenditori di riparazioni autorizzati di Apple.
Un risparmio minimo è previsto se si restituiscono i pezzi cambiati. “Per determinate riparazioni – fa sapere la società – i clienti riceveranno un credito al momento della restituzione di una parte sostituita per il riciclo”.
Come funziona il servizio di Apple
Cupertino ha organizzato un vero e proprio negozio. Si chiama Self Service Repair Store: ci si collega, si seleziona il prodotto da riparare e il componente interessato, per poi ritirare il tutto nei centri autorizzati. I pezzi di ricambio sono tutti certificati Apple, gli stessi che vengono utilizzati quando si ricorre all’assistenza.
Cupertino ha pensato anche alla strumentazione. “Apple offrirà kit di noleggio strumenti per 49 dollari, in modo che i clienti che non desiderano acquistare strumenti per una singola riparazione abbiano comunque accesso a questi strumenti di riparazione professionali. I kit di noleggio per una settimana verranno spediti ai clienti gratuitamente”.