In un certo senso il silenzio di Apple su questo tema era sospetto. E adesso ne è arrivata la conferma. Il colosso dell’high tech non ha alcuna intenzione di lasciarsi sfuggire il treno dell’intelligenza artificiale generativa: sta infatti sviluppando un proprio software, che è stato battezzato Apple GPT.
Stando a quanto ha riferito Bloomberg, Apple starebbe lavorando silenziosamente su alcuni strumenti in intelligenza artificiale, che avrebbero tutte le carte in regola per riuscire ad andare a sfidare Bard di Google e Chat GPT di Open AI. Per il momento però non è stata ancora comunicata una data ufficiale per il suo rilascio.
Apple reagisce bene in borsa
Dopo che Bloomberg ha riferito che Apple è al lavoro per sviluppare internamente il proprio Large Language Model di intelligenza artificiale, il titolo ha chiuso la giornata chiudendo con un rialzo di poco meno dell’1%. Le azioni, prima di rintracciare, hanno toccato quota 198 dollari.
Il fatto che Apple stia lavorando, anche se nel massimo riservo, sull’intelligenza artificiale, significa che la società sta prendendo sul serio i progressi che proprio recentemente sono stati effettuati. Ma soprattutto emerge l’ipotesi che abbia intenzione di integrare l’Ai nei prodotti futuri. L’azienda utilizza molto raramente il termine intelligenza artificiale, preferendo parlare di “apprendimento automatico”.
Nel corso degli ultimi anni i tecnici e gli investitori sembrano essersi innamorati dei Large Language Model: stiamo parlando di una tecnologia di intelligenza artificiale che ha la possibilità di produrre testo o codice, che può sembrare scritto da una persona in carne ed ossa.
Apple ha una divisione interna, battezza Ajax, che si occupa di intelligenza artificiale. Il team di ingegneri ha creato una chatbot che è stata battezzata Apple GPT. Per il momento l’accesso alla chatbot risulta essere limitato ai membri del personale che lavora nella società. Stando a quanto riferito da Bloomberg, alcuni membri dello staff di Apple ritengono che l’azienda punti a fare un importante annuncio sull’intelligenza artificiale il prossimo anno.
Ricordiamo che il principale prodotto di intelligenza artificiale di Apple – ossia l’assistente vocale Siri – risulta essere fermo da diversi anni. È anche vero che, nel frattempo Apple ha provveduto a potenziare foto, fotocamera e ricerca grazie proprio all’AI. Ma fino ad oggi proprio niente aveva fatto presupporre che la società fosse intenzionata a salire direttamente sul treno dei sistemi generativi di intelligenza artificiale.
L’uso dell’intelligenza artificiale
A parte i Large Language Model, Apple utilizza molto l’apprendimento automatico nei suoi prodotti, dal riconoscimento vocale di Siri alla capacità dell’app Foto di rilevare volti e animali domestici.
In un certo senso si potrebbe ritenere che Apple possa essere in ritardo sull’intelligenza artificiale. Ricordiamo, infatti, che Microsoft ha provveduto ad integrare Chat GPT di OpenAI nel suo software. Anche Google si è già mossa in questo senso e ha integrato Bard all’interno del suo motore di ricerca. Si sono mossi anche Amazon che riuscirà ad offrire i Large Language Model attraverso AWS. Meta Platforms, invece, ha reso open source un grande progetto Large Language Mode questa settimana.
Qualcomm, che produce i processori per i telefoni che competono con l’iPhone di Apple, ha spiegato che i suoi LLM funzioneranno direttamente sui dispositivi Android, senza che sia necessario appoggiarsi al cloud.
I rappresentanti Apple non hanno risposto alla richiesta di commento della CNBC.