New York – Steve Jobs si dimette da Ceo (amministratore delegato) della Apple e viene nominato presidente dell’azienda di Cupertino. Al suo posto Tim Cook.
Il mitico fondatore della compagnia combatte da tempo contro un cancro al pancreas: “Ho sempre detto che il giorno in cui non avrei più potuto far fronte ai miei impegni come AD sarei stato il primo a dirlo”.
“Sfortunatamente quel giorno è arrivato”.
Oltre ad aver sostituito temporaneamente Steve Jobs dall’inizio dell’anno, Cook in passato aveva gia’ preso il posto dell’ex CEO di Apple in piu’ di un’occasione. E 13 anni fa cambio’ il modo di lavorare di Apple.
Nel 2009 Jobs aveva deciso di lasciare la societa’ per un semestre per badare ai propri gravi problemi di salute. Il controllo passo’ dunque in mano a Cook, che nonostante il periodo molto difficile per l’economia globale e l’assenza di una figura carismatica e conosciuta come Jobs riusci’ a tenere saldamente il comando del gruppo, facendolo crescere ulteriormente in Borsa.
Apple aveva gia’ avuto Cook alla sua guida nel 2004, quando aveva sostituito temporaneamente Jobs in malattia.
Dopo una breve sospensione, le azioni AAPL erano in calo del 5,13% a quota $355,70 nell’after-hours sul Nasdaq. E oggi, sul listino di Francoforte, le quotazioni arretrano del 4%, mettendo sotto pressione il settore hi-tech in Europa.
Una curiosita’ che conferma la genialita’ dell’uomo che ha segnato un’epoca e che molti hanno definito “il Michelangelo dell’hi-tech”: dal 1997, Jobs ha guadagnato (in stipendio puro) $14, essendo stato pagato $1 dollaro all’anno.
Il New York Times ha preparato una storia a immagini della sua vita e di quella delle sue piu’ importanti creazioni.
Tra le sue migliori citazioni: “La creativita’ e’ semplicemente connettere piu’ cose”. “Due dei miei mantra sono sempre stati concentrazione e semplicita’: una cosa semplice puo’ essere piu’ difficile (da ottenere) di una complessa”. E ancora: “Siate affamati, siate folli”.
IL PRIMO EVENTO PER IL LANCIO DELL’IPOD A OTTOBRE 2001
Insieme al software di archivio e condivisione di file iTunes rivoluziono’ il mondo della musica digitale:
LO STORICO DISCORSO ALL’UNIVERSITA’ DI STANFORD, 2005:
“Non mi sono mai laureato. Voglio raccontarvi tre storie della mia vita”. La prima storia riguarda “unire i puntini”, cosi’ inizia Steve Jobs, parlando del perche’ lascio’ il College dopo appena sei mesi di studi.
“A 17 anni sono andato al College ma costava cosi’ caro che dopo sei mesi non vedevo quale fosse lo scopo, stavo sprecando i soldi dei miei genitori e percio’ ho lasciato gli studi”.
“Ero teso, ma alla fine ho capito che e’ stata la migliore decisione della mia vita. Non e’ stato facile. Ma “seguire il mio intuito e la mia curiosita’ mi ha aiutato a diventare quello che sono ora”.
10 anni dopo quando abbiamo disegnato il Mac era il primo a presentare una bella tipografia. Grazie a un corso di tipografia in cui sono finito per caso dopo aver lasciato l’Universita’. Allora non mi rendevo conto che stavo unendo i puntini del mio futuro. La morale e’ semplice: “Siate affamati, siate folli”.
“La seconda storia e’ sull’amore e la perdita. Avevo 30 anni quando sono stato licenziato dalla societa’ che avevo creato e che faceva 2 miliardi. E’ stato devastante, per mesi non sapevo cosa fare. Tanto che ho persino pensato di scappare da Silicon Valley. Ma amavo ancora quella vita”.
Jobs era di nuovo un principiante, doveva ricominciare tutto da capo. E proprio quella leggerezza, la particolarita’ di quella situazione, lo spinse a creare Pixar e poi “incontrare l’amore della mia vita”.
In seguito, dopo l’acquisto di Next da parte di Apple, torno’ a lavorare per il gruppo di Cupertino. La morale della storia, secondo Jobs, e’ che “bisogna trovare quello che si ama e farlo: l’unico segreto per fare un grande lavoro e’ amare veramente quello che fate”.
La terza storia, o meglio il terzo insegnamento sulla vita che Jobs vuole offrire ai giovani studenti, riguarda la morte, e potrebbe essere intitolata “Vivi tutti i tuoi giorni come se fosse il tuo ultimo”. Qui Jobs parla anche della sua malattia e della sua prima operazione per curare il cancro al pancreas. “Alla prima visita medica non sapevo nemmeno cosa fosse il pancreas”.