NEW YORK (WSI) – Ad Apple non basta più svettare nelle classifiche degli smartphone o dei computer. Il colosso di Cupertino, uno dei brand con maggior valore al mondo vuole diventare un marchio di lusso o, meglio, un produttore di gadget tecnologici di lusso. È questa la conclusione cui sono giunti molti analisti dopo la presentazione dell’attesissimo Watch di ieri sera.
Tornando all’orologio indossabile, che Cook ha detto di “sognare da quando aveva 5 anni”, l’Apple Watch permette di fare molte delle cose che si fanno con lo smartphone, ma senza avere una sim card.
Sarà pertanto necessario sincronizzarlo al proprio iPhone. Ma non ci sarà bisogno di tirare dalla tasca il proprio smartphone per rispondere a una chiamata, utilizzare il servizio vocale Siri o sfruttare molte delle App di successo del telefonino, come Instagram e Shazam.
Due le versioni disponibili, quella da 38 mm e 42 mm, la sua batteria ha una durata media di 18 ore e necessita di sistema operativo iOS 8.2. Il display è di retina, il vetro può essere in cristallo zaffiro o in vetro Ion-X (a seconda delle versioni), lo chassis può essere in acciaio inossidabile nero siderale o naturale, oppure in alluminio anodizzato. Numerose le versioni dei cinturini.
Tre le collezioni, Apple Watch, Apple Watch Sport e Apple Watch Edition. Quest’ultima è la più costosa visto che contempla, tra le altre cose, anche una scocca in leghe d’oro rosa o giallo 18 carati. Si parte da un prezzo di 349 dollari per arrivare fino ai 10 mila. Si potrà preordinare online dal 10 aprile ma l’Italia non è tra i primi Paesi in cui l’iWatch sarà messo in vendita. Per chi scalpitasse, sappia che dal 24 aprile l’orologio farà il suo ingresso negli stores di Stati Uniti, Canada, Australia, Cina, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong e Gran Bretagna.
A meno di 24 ore dalla presentazione non mancano tuttavia le prime critiche. Tra i giornalisti e analisti che hanno partecipato alla presentazione, sono molti a lamentare una difficoltà nell’uso del nuovo orologio di Cupertino. A quanto pare, il nuovo dispositivo Apple sembrerebbe tutt’altro che intuitivo.
Venendo invece alla stime di vendita, gli analisti sono ottimisti e c’è già chi parla di un fenomeno simile a quello riscontrato con il lancio dei tablet iPad che portava la firma dell’ex AD e cofondatore del gruppo Steve Jobs.
Secondo Morgan Stanley, Apple potrebbe vendere 30 milioni di Watch nei primi 12 mesi di vendite, sottolineando che le vendite sarebbero dirette al 10% di coloro che hanno iPhone compatibili. Questo vorrebbe dire una partenza più forte di quella dell’iPhone, con 6 milioni di unità venduta nel primo anno, o dell’iPad, con 20 milioni di unità.
(MT-DaC))