A chi accusava il governo Conte di isolarsi rispetto all’Unione Europea dopo la presa di posizione sulla nave Aquarius e il blocco dei porti, Matteo Salvini, ministro dell’Interno e leader della Lega, ha detto che non è vero che l’Italia si trovi in un angolo.
Anzi, “non siamo mai stati così centrali e ascoltati”, dice il vice premier nell’Aula del Senato, riferendo dei vari colloqui avuti con i colleghi di altri Paesi europei.
Dopo essersi difeso dalle accuse della Francia, Salvini ha criticato aspramente George Soros e gli altri finanziatori delle ONG e navi che soccorrono i migranti in mare. Non è possibile che siano
“È tempo che gli Stati tornino a essere Stati non è possibile che siano associazioni finanziate da chissà chi a imporre i tempi e i modi” dei flussi migratori.
“Anche perché poi basta guardare da dove arrivano certi finanziamenti – e questo sarà oggetto di una prossima informativa“, per capire meglio il business che ci sia dietro, secondo il responsabile degli Interni.
“Io adoro ogni tipo di generosità e volontariato (…) ma quando leggo che dietro qualche organismo c’è la Open Society di George Soros qualche dubbio inizia a venirmi su quanto sia spontanea questa generosità”.
L’Italia da parte sua non è senza macchia, se è vero che – per mandare un messaggio altri paesi europei – ha compiuto un illecito amministrativo e internazionale, agendo in violazione del diritto internazionale marittimo (che obbliga i paesi costieri più vicini a fornire assistenza e a permettere lo sbarco di una nave i cui passeggeri siano in pericolo) e dell’articolo 19 del Testo unico sull’immigrazione in vigore in Italia: donne incinte e minorenni – infatti – non possono essere respinti, ma vanno accolti.
Interpellata da La Stampa, la professoressa di diritto internazionale alla Luiss, Angela Del Vecchio ha spiegato che secondo la Convenzione di Amburgo e quella delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982, “avendo risposto al SOS l’Italia ha assunto la responsabilità dell’operazione”.