Si chiamerà “Neom” e si estenderà su 26.500 chilometri. È l’ultimo progetto annunciato dal principe saudita Mohammed bin Salman che intende costruire una città al confine tra Arabia Saudita, Egitto e Giordania.
Gli investimenti, di quello che si presenta il progetto più ampio finora per contrastare la sua dipendenza dalle esportazioni petrolifere, ammontano a 500 miliardi di dollari e saranno finanziati nell’arco di diversi anni dal Fondo di investimenti pubblici dell’Arabia Saudita e da investitori locali e internazionali.
La città punta ad essere “la più sicura, la più efficiente, la più orientata al futuro, il miglior posto dove vivere e lavorare” dell’intero regno” si legge nella nota che presenta il progetto.
Sarebbe inoltre la prima zona privata a estendersi in tre paesi. Inoltre, la sua posizione sul canale di Suez, consentirà alla città di essere completamente autosufficiente grazie all’energia solare ed eolica.
Il nuovo conglomerato urbano è stato pensato come un hub globale di attività industriali ed economiche, che per la sua posizione unica può raccogliere il meglio di Europa, Asia e Africa.
Presentando il progetto, Bin Salman ha parlato di “9 settori di investimenti specializzati che mirano al futuro della civiltà umana”: mobilità, biotecnologia, alimentazione, scienze tecniche e digitali, industrializzazione avanzata, media e produzione dei media, intrattenimento e vita. Quest’ultima, secondo Mohammed bin Salman, è considerata “la pietra angolare di altri settori”.
Neom non sarà dipendente dalla struttura governativa saudita, eccetto la sovranità, che rimarrà a Riad. Investitori, imprese e innovatori saranno consultati in ogni fase del suo sviluppo.