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Arabia Saudita: “prezzo del petrolio elevato”, valuta aumento produzione

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Siena – Tassi di interesse: continuano le prese di profitto sui listini azionari dell’area Euro. Poco variati invece i tassi di mercato con gli spread di Italia e Spagna che hanno registrato infatti un lieve calo.

Il capo dell’eurogruppo Juncker in un’intervista ad una televisione bavarese ha dichiarato che se la Spagna chiederà gli aiuti le condizioni saranno “molto dure”, aggiungendo che il governo spagnolo approverà entro fine mese un nuovo piano nazionale di riforme strutturali così come raccomandato dall’Ue.

In Spagna intanto il primo ministro Rajoy ha ribadito che il paese non cederà a nessun tipo di ricatto.

Il membro della Bce Makuck ha dichiarato che c’è “matematicamente” spazio per un taglio della Bce e che in caso di bisogno sarà fatto. Allo stesso tempo ha aggiunto che non ci sono problemi per un tasso sui depositi in negativo e che non c’è motivo di specularci sopra.

Come riportato dal giornale tedesco Sueddeutsche, il presidente della Bce Draghi sarebbe aperto all’ipotesi di pubblicazione delle minute delle riunioni di politica monetaria così come fanno già la Fed e la Boe. Tale ipotesi sarebbe inoltre appoggiata anche da Germania e Finlandia.

Oggi è prevista l’asta in Germania sul 5 anni fino a 2 Mld€ ed in Portogallo su titoli a breve fino a 1,75 Mld€.

Negli Usa seduta caratterizzata ancora da listini azionari in tono negativo, anche se in chiusura sono riusciti a chiudere intorno alla parità. A nulla sono serviti i segnali positivi giunti dall’indice di fiducia dei costruttori, che a settembre si è posizionato sui livelli massimi dal 2006, pur rimanendo al di sotto della soglia 50.

Sull’umore degli operatori hanno pesato i timori di un ulteriore rallentamento dell’economia a livello globale dopo che FedEx, secondo principale spedizioniere al mondo, ha tagliato nuovamente l’outlook per i prossimi trimestri, su attese di un peggioramento della congiuntura economica nel 2013.

Sul fronte Fed, a pochi giorni dalla decisione di implementare un QE3, cominciano già le dichiarazioni di alcuni membri che evidenziano le divergenze di opinioni all’interno del board. Dudley, presidente della Fed di New York, si è espresso a favore del piano, dichiarando che la misura di stimolo è di vitale importanza per dare una spinta alla debole ripresa economica.

Sul fronte opposto Bullard, che diventerà membro votante il prossimo anno, esplicitamente contrario al QE3, ha considerato inopportuno il timing di implementazione di un piano di acquisto di bond.

Valute: lieve deprezzamento della moneta unica vs dollaro nella giornata di ieri in un contesto di ribasso dei mercati azionari europei. Il cross stamani si colloca sotto area 1,31 con il livello di supporto presso 1,30 e la resistenza presso area 1,32- 1, 317.

Yen in deprezzamento verso le principali valute dopo la mossa a sorpresa della BoJ che ha deciso di aumentare l’entità del programma di acquisto di asset tramite maggiori acquisti di titoli di stato a breve e lungo termine. La decisione è stata ufficialmente presa alla luce dei segnali di debolezza dell’economia locale e globale; in via ufficiosa potrebbe essere un tentativo di far deprezzare lo yen dopo che la Fed la scorsa settimana aveva annunciato ulteriori misure accomodanti.

Lo yen vs euro è salito oltre soglia 103, riavvicinandosi all’area di resistenza collocata presso 104 e sfiorata lo scorso lunedì. Verso dollaro il cross si è portato oltre soglia 79, sui massimi da poco meno di un mese. La resistenza oggi si colloca presso 79,75.

Lira turca in apprezzamento vs euro e dollaro dopo che la Banca centrale del paese ha tagliato di 150 pb il tasso sui prestiti overnight (la parte alta del corridoio) portandolo al 10%. E’ stato mantenuto invariato il tasso benchmark di riferimento al 5,75%. E’ la prima riduzione del corridoio dei tassi da febbraio, giustificata da un’inflazione inferiore alle aspettative e dal rallentamento economico.

Materie Prime: seconda giornata consecutiva di calo per l’indice delle materie prime (CRB) in un contesto di ennesimo ribasso del petrolio (terzo giorno consecutivo). Il greggio, che ha perso poco più dell’1,5%, è stato penalizzato dalle notizie che l’Arabia Saudita giudica il prezzo del petrolio troppo elevato e che starebbe valutando la possibilità di un aumento della produzione. Un livello di prezzo ritenuto equo è quello di 100$/barile. Andamento misto per i metalli industriali e per gli agricoli. Positivi i metalli preziosi che proseguono il trend rialzista pure questa mattina spinti dalla mossa a sorpresa giapponese. L’oro si colloca sui massimi da fine febbraio, l’argento sui massimi da inizio marzo. Questa mattina si assiste anche ad un lieve rimbalzo del petrolio (sia Wti che Brent).

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