Società

ARRIVA L’ORA DELLE SMALL CAP

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Una schiarita potrebbe essere all’orizzonte nella tempesta che ha squassato il tabellone elettronico del Nasdaq e a beneficiarne potrebbero essere le societa’ a bassa capitalizzazione del listino.

La brusca correzione ha infatti suggerito a molte aziende di rinviare il collocamento in borsa a tempi piu’ tranquilli, raffreddando cosi’ il mercato degli IPO (offerte pubbliche iniziali).

Secondo molti operatori questo provochera’ uno spostamento dell’attenzione sulle societa’ a bassa capitalizzazione gia’ presenti in borsa, soprattutto da parte degli investitori istituzionali.

“Ora che i collocamenti sono diminuiti – spiega Keith Mullins, analista di Salomon Smith Barney – gli investitori professionisti non passeranno piu’ otto ore al giorno sugli IPO e avranno tempo per valutare meglio le potenzialita’ delle aziende gia’ quotate”.

L’indice Russel 2000, l’indice delle “small cap” – che Wall Street Italia pubblica da questo mese IN TEMPO REALE in Prima Pagina insieme a Dow, S&P 500, Nasdaq e Wilshire 5000 – ha sinora osservato un andamento analogo a quello del Nasdq, ma analizzando le componenti si nota che le societa’ piu’ piccole hanno tenuto meglio delle altre.

(vedi andamento indice in tempo reale Russell 2000 in prima pagina)

Steven DeSanctis, analista di Prudential Securities, ha calcolato che dalla fine di marzo le societa’ incluse nel Russel 2000 con una capitalizzazione di mercato superiore a 1,5 miliardi di dollari hanno perso in media il 15,8% del valore. La perdita e’ stata invece contenuta al 7,1% per tutte quelle con capitalizzazione di mercato inferiore a 1,5 miliardi di dollari.

“Gli investitori sono rimasti intossicati da tre mesi di IPO frenetici – ha dichiarato Michael Monroe, responsabile ricerche per Merrill Lynch – ora che la pioggia sembra essersi fermata, avranno la possibilita’ di considerare meglio l’andamento delle societa’ gia’ presenti sul listino e scegliere di conseguenza”.