L’attesa è finita. Oggi il Governo alzerà il velo sul nuovo super green pass. Sarà un certificato verde con regole più rigide rispetto a quelle finora in vigore, e che avrà una durata inferiore rispetto agli attuali 12 mesi. L’obiettivo è tentare di limitare gli effetti della quarta ondata.
Nulla al momento è certo. Ma indiscrezioni insistenti degli ultimi giorni indicano un doppio binario: un certificato che consentirebbe a chi si è immunizzato di continuare a usufruire di ogni attività sociale e ricreativa (l’accesso a bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema, teatri e musei) e un altro per chi ha scelto di non vaccinarsi, che permetterebbe solo l’accesso ai luoghi di lavoro e ai servizi essenziali.
“Una rimodulazione del green pass come durata e come tipo” di certificato “è verosimile. Sicuramente non viene toccato il lavoro”, ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo a DiMartedì ed escludendo che la svolta riguardi l’accesso ai posti di lavoro: in questo quadro, il tampone negativo dovrebbe continuare a essere sufficiente
Bisognerà decidere se varare la svolta anche in zona bianca, come chiesto da alcuni governatori nel confronto con l’esecutivo, o se individuare settori off limits per i non vaccinati solo in zona gialla, arancione e rossa.
Le misure non dovrebbero valere per treni ad alta velocità e agli aerei: per spostarsi continuerà ad essere sufficiente un tampone. La durata del ‘responso’ negativo potrebbe inoltre scendere da 72 a 48 ore per il molecolare e da 48 a 24 per l’antigenico. Il trasporto locale finora non è stato associato al Green Pass: alcune forze di maggioranza vorrebbero una stretta anche in questo ambito, ma rimane la difficoltà legata ai controlli.
Verso obbligo terza dose per personale sanitario e delle Rsa
Capitolo obbligo: oltre a personale sanitario e delle Rsa – misura già in vigore ma da rinverdire sulle terze dosi – c’è l’ipotesi relativa alle forze dell’ordine e al personale scolastico.
Infine, nell’agenda del governo anche un altro tema che si annuncia complesso: il Green Pass per gli under 12. L’argomento è collegato all’imminente parere dell’Ema, l’agenzia europea per il farmaco, sul vaccino per la fascia 5-11 anni. L’estensione del certificato verde ai bambini, come spiegano fonti di governo all’Adnkronos, sarà già oggi tra gli argomenti da discutere.
Una scelta è invece già stata fatta dal governo ed è la riduzione da 6 a 5 mesi dell’intervallo tra la conclusione del ciclo vaccinale e la terza dose. La circolare che stabilisce l’anticipo è stata firmata oggi, martedì, dal direttore della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza:
“L’intervallo minimo previsto per la somministrazione della dose booster (di richiamo) con vaccino a m-rna alle categorie per cui è già raccomandata (inclusi tutti i soggetti vaccinati con unica dose di vaccino Janssen) e nei dosaggi autorizzati – si legge – è aggiornato a cinque mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo primario di vaccinazione, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato”.
Insomma, i nodi da sciogliere sono ancora tanti. L’unica certezza è il Super Green Pass sarà varato stasera, dopo una giornata fitta di appuntamenti. Prima la cabina di regia politica, poi una riunione con le Regioni, quindi la seduta del Cts, infine il consiglio dei ministri.