Economia

L’ascesa delle città nel Metaverso: arrivano le metacittà

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L’ascesa del Metaverso ha provocato un’ondata di interesse per gli immobili virtuali. Molte piattaforme offrono oggi spazi programmabili, che i marchi hanno sfruttato per arricchire l’esperienza dei clienti e sono attualmente in corso progetti di vasta portata come città virtualmente immersive, o “metacittà”, in settori che vanno dal turismo alla conservazione dell’ambiente.

Sebbene si stia facendo strada, il Metaverso rimane ancora un concetto nuovo, che lascia molti potenziali investitori a interrogarsi sulla diversità degli spazi virtuali e sui loro vantaggi specifici. Per fare chiarezza, Tomas Nascisonis, ceo di Crypto House Capital, una società immobiliare virtuale che sta costruendo il primo grattacielo residenziale MetaReal nel Metaverso, Skylum, parla del potenziale delle metacittà come catalizzatore sociale e creativo.

Spazi metareali per lo sviluppo della comunità del Metaverso

I marchi che cercano una presenza all’interno di un Metaverso si trovano a dover costruire una community. Oggi, le tecnologie emergenti e i concetti in evoluzione rendono difficile rivolgersi alle masse. Secondo Nascisonis, edifici fisici con controparti virtuali o “gemelli digitali”, un termine che definisce “città iperrealistiche”, avrebbero il vantaggio di coinvolgere le comunità esistenti. Uno spazio abitativo è immediatamente accessibile a persone che condividono interessi e obiettivi comuni. In quest’ottica, la comunità diventerà più attiva nel momento in cui passerà ai coetanei digitali. Con la tecnologia di nuova generazione, gli utenti potranno utilizzare avatar personalizzati per le attività della vita reale. Nascionis prevede:

“Scalfendo la superficie, le persone si divertiranno a esplorare le possibilità di concerti, conferenze, sfilate di moda, locali notturni e gallerie d’arte in una città surreale. Un nuovo modo di esprimere noi stessi emergerà quando uniremo aspetti della vita online e offline, e le persone vorranno esplorare questa opportunità di vivere e sperimentare entrambi i mondi e trarne il massimo beneficio.”

Tecnologia di nuova generazione per migliorare la creatività

Oltre a coinvolgere le comunità esistenti, Hyperverse City metterà a disposizione degli utenti nuove tecnologie. Grazie allo sviluppo di dispositivi AR (realtà aumentata)/VR (realtà virtuale), i residenti e gli utenti avranno a disposizione la tecnologia per creare contenuti digitali. Con questo obiettivo, Hyperverse City consente agli utenti di condividere progetti creativi di ogni forma e dimensione e di superare le limitazioni del mondo reale, come la posizione e il costo della creazione di oggetti fisici. Inoltre, la possibilità di connettersi, creare e condividere istantaneamente contenuti in una convergenza digitale migliorerà la collaborazione creativa. In quest’ottica, le controparti virtuali offrono uno spazio limitato solo dall’immaginazione.

“Secondo noi”, conclude Nascisonis, “il campo di lavoro più interessante è permettere alle persone di esprimersi. Per questo pensiamo di riunire le comunità attorno a città surreali, dove le persone passeranno dal Web2 al Web3, dalla centralizzazione all’economia decentralizzata e alla proprietà”.