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Asia in positivo

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Bangkok – Principali listini azionari asiatici in leggero rialzo, spinti dall’andamento di ieri di Wall Street. Gli investitori iniziano a guardare oltre il problema della crisi debitoria europea, dopo l’ultimo intervento di Moody’s sul Portogallo. Nella giornata di ieri l’istituto centrale della Cina ha deciso di alzare i tassi di interesse dello 0,25% per contrastare l’inflazione. Mossa che ha portato in rialzo il bancario e, seguendo le parole del Premier Wen Jiabao, è stata intesa come l’ultima stretta monetaria di Pechino per il 2011. Euro poco variato in attesa del meeting di oggi della Bce, con Trichet che ha evidenziato due volte la possibilità di alzare il costo del denaro. Eurodollaro a $1,4323.

L’indice Dow Jones Asian Titans perde lo 0,3% circa. Nikkei (-0,11% in chiusura) unico in rosso tra i principali listini, con alcuni investitori che preferiscono ritirare i profitti dopo i recenti rialzi. Non pesa sull’azionario cinese (Shanghai Composite +0,05%) il rialzo dei tassi. Hang Seng di Hong Kong (+0,57%) il migliore. Asx200 dell’Australia (-0,02%) spinto dai buoni dati occupazione, ma pesa l’apprezzamento dell’aussie. Kospi di Seul (+0,45%) e Straits Times di Singapore (+0,5%).

“Abbiamo assistito a un brusco rallentamento dell’economia cinese di recente e il prossimo dato inflazione dovrebbe raggiungere un nuovo picco da mesi”, ha detto a Bloomberg Nader Naeimi, strategista per AMP Capital Investors Ltd. a Sydney. “Questo indica che probabilmente siamo arrivati alla fine del processo di stretta monetaria in Cina, fattore positivo per la crescita globale, per gli utili societari e per il sentiment degli investitori”.

Principali commodities in rialzo, contrastati gli agricoli. Wti ($97,39, +0,77%), Brent ($114,11, +0,43%), oro ($1.533,5, +0,28%), argento ($36,15, +0,67%) e rame ($4,35, +0,54%).

Eurodollaro in leggero rialzo a $1,4323 (+0,05%). Sullo yen ¥115,96 (+0,09%).