Economia

Assegno unico per i figli: con i primi pagamenti arrivano le prime truffe

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Al via il tanto annunciato assegno unico per i figli, la misura di sostegno dedicata alle famiglie italiani. Un importo che va da un minimo di 50 euro ad un massimo di 175 euro per figlio, con maggiorazioni varie a seconda delle varie situazioni, che le famiglie riceveranno a partire dal mese di marzo 2022, dal settimo mese di gravidanza al compimento dei 21 anni di età dei figli.

Ma il rischio truffa è dietro l’angolo. Un po’ come succede con il Reddito di cittadinanza o il Superbonus al 110% per fare qualche esempio, anche nel caso dell’assegno unico per i figli, il rischio frode è alto. Secondo Il Sole 24 Ore  circa 18mila istanze sono state segnalate al centro di controllo antifrode dell’Inps per verifiche.  Gli accrediti che stanno arrivando nelle ultime ore riguardano gli oltre 3 milioni di domande inviate entro il 4 marzo scorso per un totale di circa 5 milioni di figli dichiarati e  l’Inps fa sapere che la quasi totalità (circa il 98%) sono state accolte e gli importi spettanti verranno versati entro la fine del mese.

Ma come scrive il quotidiano di Confindustria, “solo per 200mila è stata richiesta un’istruttoria aggiuntiva, che l’Inps si propone di concludere presto. I controlli sono sempre centralizzati in base all’incrocio di 12 banche dati, ma potrebbe essere chiesto al cittadino qualche documento in più, ad esempio per accertare i requisiti dei figli maggiorenni.

Come ha reso noto Maria Sciarrino, direttore centrale Inclusione e Invalidità civile dell’Inps, questa settimana sarà attivato il nucleo antifrode per controllare le 18mila istanze che presentano incongruenze come ad esempio un centinaio di famiglie tutte residenti allo stesso indirizzo, richieste di assegno per 17 figli,  nuclei composti da 10 figli con codici fiscali che hanno un residenza anagrafica diversa. Altra criticità segnalata dagli avvocati è la procedura di richiesta dell’assegno che consente sempre l’opzione “ripartita” al 50% tra i genitori.

Il problema è che l’Inps non può sapere se il giudice ha disposto l’attribuzione degli aiuti al 100% ad uno dei due genitori.

Assegno unico figli: cos’è e a chi spetta

L’Assegno unico e universale, come ricorda l’Inps, è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. In particolare l’Assegno unico e universale spetta ai nuclei familiari in cui ricorrono le seguenti condizioni:

  • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza;
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni che frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea; svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui; sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; svolga il servizio civile universale;
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.

L’Assegno è definito unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40mila.

L’assegno sostituisce tutte le altre prestazioni e spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati, non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza) e viene erogato da INPS sull’ iban indicato dal richiedente.

Come fare domanda

Ad oggi 22 marzo 2022, sono state presentate 2.280.705 domande di assegno unico per un totale di 3.801.040 figli. A partire da questo mese di marzo cesseranno le prestazioni attualmente erogate in busta paga o con la pensione per il nucleo familiare e le detrazioni fiscali relative.

Coloro che presenteranno la domanda entro il 28 febbraio potranno ricevere l’assegno già a partire dalla seconda metà del mese di marzo, per le domande inoltrate entro il 30 giugno saranno riconosciuti gli arretrati a partire dal mese di marzo, mentre per quelle presentate dopo tale data, l’assegno spetterà dal mese successivo a quello della domanda.

La domanda può essere presentata attraverso:

  • il sito internet INPS (con accesso diretto al servizio in evidenza tramite SPID, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS))
  • il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
  • gli enti di patronato.