MILANO (WSI) – L’amministratore delegato delle Assicurazioni Generali, Mario Greco, ha dichiarato recentemente al Frankfurter Allgemeine Zeitung che l’obiettivo del Leone di Trieste è diventare “la più grande compagnia assicurativa in Europa”. Il proposito trova i primi ostacoli scontrandosi con il decreto legge del 31 agosto, con cui viene ridotta al 19% la deducibilità fiscale per le polizze vita.
L’obiettivo del Governo è chiaro: aumentare il gettito di imposte che colpiscono 6 milioni di assicurati con risultati positivi per lo Stato nei prossimi due anni. La decisione dovrebbe sortire tutt’altro effetto per i gruppi assicurativi: secondo gli analisti di Kepler Cheuvreux, le perdite per Assicurazioni Generali Spa dovrebbero attestarsi sul 2-3% del totale, calcolando perdite sull’utile pretasse di più di 50 milioni di euro. In questo senso, ogni voce con il segno più dovrebbe risultare preziosa per un gruppo che punta a conquistare l’Europa.
Altri specialisti, da Akros Bank a Banca Imi, sono decisamente pessimisti e temono riscatti anticipati accompagnati da crolli nelle vendite di polizze vita. Ipotizzando un calo delle vendite del 20%, si dovrebbero ridurre i nuovi contratti di oltre il 7% soltanto per Generali, che in Italia è leader nel settore vita.
Greco, però, “ha affrontato e risolto più problemi che il suo predecessore in tutto l’intero periodo in carica”, secondo quanto rilevato da lui stesso nell’intervista al giornale tedesco. Il ceo del Leone di Trieste dovrà continuare in questo suo trend positivo per oltrepassare Allianz, attuale detentore del primato assicurativo nel continente.
Gli esperti di Mediobanca Securities, il cui gruppo detiene la quota di maggioranza su Generali, mantengono prudenza sulle previsioni negative. Greco non sembra però interessato a nuove acquisizioni per aprire campi di possibile investimento.
In realtà, Generali si sta già muovendo in mercati emergenti, come la Cina, pur mantenendo le radici in Europa. La situazione presenta insomma possibilità aperte in più direzioni, specialmente dopo la riorganizzazione compiuta da Greco, al vertice da poco più di un anno.
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NOTA DI WSI
Dopo la pubblicazione di questo articolo, SuperMoney, con cui WSI ha un accordo di collaborazione, ha inviato questa precisazione (titoli e sommari sono sempre responsabilita’ di WSI):
Pubblichiamo gli outlook degli analisti citati. Come emerge, tutti concordano nel dire che sia ancora presto per determinare scenari negativi per le compagnie, Generali compresa, in seguito alle nuove disposizioni del Governo sulla riduzione delle detrazioni sulle polizze vita. Ci scusiamo con i lettori.
Banca Imi: We expect the new fiscal rules on life policies to penalise the sector. It is possible that pension funds could be an alternative solution for new subscribers as they have a maximum annual fiscal benefit of EUR 5,164.57.
Ci aspettiamo che le nuove norme fiscali sulle assicurazioni sulla vita [quelle sul taglio alle detrazioni, ndr] penalizzino il settore. È possibile che i fondi pensione possano rivelarsi una soluzione alternativa per i nuovi sottoscrittori, in quanto godono di un beneficio fiscale annuo pari a 5,164.57 euro.
Banca Akros: under a worst case scenario, the impact in terms of earnings is not material for listed companies… however, the perspectives of a future development of the risk protection insurance in Italy, now a under-penetrated market, may be jeopardized.
Nella peggiore delle ipotesi, l’impatto [delle nuove norme fiscali, ndr] in termini di guadagni non è sostanziale per le compagnie quotate… Comunque, le prospettive sui futuri sviluppi del ramo delle assicurazioni a protezione del rischio in Italia, che adesso è un mercato poco aperto, potrebbero essere messi a repentaglio.
Kepler Chevreux: Assuming the tough scenario of a 50% reduction of these premiums, we estimate a ~EUR0.3/0.4bn negative impact on Italian insurers. In a more realistic scenario, the impact could be some