Il cambiamento climatico è il più grande rischio percepito dagli italiani, mentre per gli esperti è lo scenario geopolitico. Così emerge dall’undicesima edizione globale del Future Risks Report, pubblicata dal Gruppo Axa sui rischi emergenti realizzata in collaborazione con Ipsos, che ha intervistato oltre 3.000 esperti di rischio in 50 Paesi e circa 20mila cittadini da 15 Paesi, per comprendere e valutare la percezione della minaccia e dell’impatto dei rischi emergenti sull’intera società.
I rischi più grandi percepiti dagli italiani
Emerge dall’indagine un crescente senso di vulnerabilità, ma anche una rinnovata fiducia nell’assicurazione come strumento per affrontare i rischi. Mentre la crisi continua a svilupparsi, con impatti tangibili sulla vita quotidiana, si alimenta un accresciuto senso di vulnerabilità: l’87% degli esperti, infatti, ritiene che il mondo sia più vulnerabile ai rischi rispetto al passato.
In tale contesto, il ruolo degli assicuratori è percepito come fondamentale nella protezione delle popolazioni dai rischi esistenti ed emergenti: ne è convinto il 91% degli esperti, così come il 72% della popolazione generale.
Andando nel dettaglio della ricerca di Axa emerge che al terzo posto fra i rischi più grandi secondo i nostri connazionali c’è l’inquinamento, mentre per gli esperti, al terzo e quarto posto ci sono invece i rischi cyber e quelli legati ad AI e big data, che nella top 10 della popolazione non sono neanche presenti.
Chiara Soldano, CEO del Gruppo assicurativo AXA Italia, ha dichiarato: “L’edizione 2024 del Future Risks Report conferma che viviamo in un mondo in cui rischi sono sempre più strettamente interconnessi e si rafforzano a vicenda. Cresce il sentimento di vulnerabilità globale, ma fortunatamente anche la consapevolezza della prevenzione come arma fondamentale e della necessità di una risposta coordinata che coinvolga tutti. Come assicuratori siamo chiamati più di altri a essere consapevoli dei rischi, ad anticiparli e contrastarli. L’indagine sui rischi globali e le analisi che la accompagnano sono un contributo in questa direzione, una bussola per orientarsi nelle evoluzioni dello scenario e anticipare i bisogni di protezione di persone, imprese e comunità”.
La top ten dei rischi nel mondo
A livello globale si osserva, inoltre, un deciso calo dell’allerta verso le pandemie e le malattie infettive, che rimane significativo solo in Asia, sostituito in America, in Africa, e in Italia, come vedremo nel focus, dai rischi connessi alle malattie croniche, legati all’evoluzione demografica della società. Il report evidenzia un crescente sentimento di vulnerabilità globale, diffuso sia tra gli esperti che nella popolazione: oltre il 90% degli intervistati ritiene che le crisi siano aumentate in frequenza e abbiano impatti diretti sulla loro vita quotidiana.
A livello globale si osserva un deciso calo dell’allerta verso le pandemie e le malattie infettive, che rimane significativo solo in Asia, sostituito in America, in Africa, e in Italia, come vedremo nel focus, dai rischi connessi alle malattie croniche, legati all’evoluzione demografica della società.
I primi dieci rischi per importanza individuati dal Report 2024 sono:
- cambiamenti climatici, al primo posto per il terzo anno consecutivo;
- instabilità geopolitica;
- rischi per la sicurezza informatica;
- rischi correlati all’intelligenza artificiale e ai big data;
- tensioni e movimenti sociali;
- rischi per le risorse naturali e la biodiversità;
- rischi energetici;
- nuove minacce alla sicurezza e terrorismo;
- pandemie e malattie infettive;
- rischi per la stabilità finanziaria.
I rischi associati alla diffusione di informazioni false – sottolinea il Report – non sono mai stati così grandi. Ciò è ancora più importante in un anno segnato da numerose elezioni in tutto il mondo.