Quello delle polizze vita dormienti è un fenomeno più diffuso di quanto si possa credere. Gli ultimi dati diffusi dall’Ivass ad agosto mettono in evidenza che sarebbero circa 4 milioni, le polizze assicurative che rischiano di diventare dormienti a causa della loro mancata conoscenza da parte dei beneficiari di una polizza vita.
Cosa fare per sapere se si è beneficiari di una polizza vita in tempo utile? Prima, cioè che sia troppo tardi incassare il premio?
Prima di addentrarci nell’argomento, facciamo un passo indietro, definendo che cosa si intende per polizza vita.
Che cosa sono le polizze vita
Le polizze vita sono uno strumento a metà strada tra la polizza assicurativa e lo strumento finanziario.
In Italia esistono diverse tipologie di polizze vita, da quelle intese come forme di investimento caratterizzate da un rendimento minimo garantito che possono essere connesse a fondi d’investimento senza garanzie finanziarie, alle polizze mirate esclusivamente a far fronte alle conseguenze della morte dell’assicurato.
In tutte le tipologie di coperture assicurativa che si stipulano comunque si prevede al verificarsi di eventi legati alla vita umana, il pagamento di una somma assicurata.
Quando si verifica l’evento che dà luogo alla prestazione assicurata, il titolare, se in vita, o i beneficiari devono richiedere alla compagnia il pagamento delle somme assicurate, altrimenti la polizza resta presso la medesima compagnia in attesa di essere liquidata.
Può accadere che il beneficiario, solitamente un parente o un amico del contraente, non venga però a conoscenza in tempo utile della sussistenza della polizza a suo beneficio. Per cui, si potrebbe andare incontro al fenomeno delle cosiddette polizze “dormienti”. Passaggio che sarebbe preferibile evitare per non incorrere nel rischio della prescrizione. A quel punto diventerebbe complicato entrare in possesso delle somme dovute.
Quanto tempo hai per richiedere la prestazione?
I diritti derivanti dalle polizze vita si prescrivono in 10 anni dalla data dell’evento:
• decesso dell’assicurato;
• scadenza del contratto.
Oltre tale termine le imprese devono devolvere le somme al Fondo Rapporti Dormienti istituito presso la CONSAP. Il termine di 10 anni si applica agli eventi accaduti dal 20 ottobre 2010.
Ma come sapere se si è beneficiari di una polizza vita in tempo utile?
L’IVASS suggerisce due azioni:
1) rivolgersi al “Servizio ricerca coperture assicurative vita” dell’ANIA (Associazione nazionale delle imprese di assicurazione) che fornisce ai richiedenti (ad esempio i coniugi delle persone decedute) informazioni sull’esistenza o meno, presso le imprese italiane, di coperture assicurative vita relative alla persona deceduta, ipotizzata assicurata.
La ricerca si basa sul verificare, tra l’altro, che il nome di colui che chiede le informazioni compaia tra i beneficiari della polizza. Si suggerisce, perciò, di formulare tante richieste quanti sono i potenziali beneficiari.
Esempio: se è deceduto un familiare, padre di due figli, è bene che formulino la richiesta sia la moglie che ciascuno dei due figli, per ampliare il raggio della ricerca.
2) rivolgersi all’intermediario assicurativo, alla banca o alla compagnia di cui si serviva il familiare, chiedendo informazioni – meglio se per iscritto – sulla esistenza della polizza.