Advisory

Assogestioni: dialogo costruttivo tra board e azionisti fondamentale per una buona governance

Assogestioni promuove la cultura della corporate governance improntata sul dialogo costruttivo tra board e azionisti. L’associazione italiana del risparmio gestito ha presentato così a Roma, presso l’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis, il libro “Board-Shareholder Dialogue: Policy Debate, Legal Constraints and Best Practices”, curato dai Professori Luca Enriques della Oxford University e Giovanni Strampelli dell’Università Bocconi, e pubblicato da Cambridge University Press.

Un’occasione in cui Assogestioni ha riunito a Roma speaker di primo piano, in un convegno volto ad approfondire le dinamiche del dialogo tra consigli di amministrazione e investitori, con l’obiettivo di promuovere un dibattito costruttivo sulle sfide attuali della governance italiana.

Assogestioni presenta “Board-Shareholder Dialogue: Policy Debate, Legal Constraints and Best Practices”

Secondo il Professor Oliver Hart, Premio Nobel all’Economia nel 2016, nonché Lewis P. and Linda L. Geyser University Professor della Harvard University e co-autore insieme al Professor Luigi Zingales della University of Chicago Booth School of Business del capitolo “The New Corporate Governance”, ha spiegato come “sia in Europa che negli Stati Uniti, buona parte dell’investimento nelle aziende quotate avviene attraverso investitori istituzionali che, tradizionalmente, hanno abbracciato l’idea che il loro dovere fiduciario consista in massimizzare la creazione di valore per gli azionisti, il cosiddetto Shareholder Value Maximization (SVM)”.

Ma, sottolinea Hart, “ciò è sbagliato: le preferenze extrafinanziarie degli investitori devono essere prese in considerazione” e individua i due modi per farlo, “trasferendo i voti agli investitori finali, in modo che votino in autonomia, oppure istituendo un’assemblea di azionisti che indichi agli investitori istituzionali come votare e come fare engagement. In altre parole, la massimizzazione del valore per gli azionisti dovrebbe essere sostituita dalla Shareholder Welfare Maximization (SWM) che tiene conto di tali aspetti extrafinanziari”.

“Il voto di lista è un istituto che ha tutte le caratteristiche per essere considerato una terza via per la Shareholder Welfare Maximization, oltre che un efficace e comprovato metodo con cui i gestori assolvono il dovere fiduciario che li contraddistingue”, ha commentato Carlo Trabattoni, Presidente di Assogestioni, ricordando l’impegno dell’Associazione nel promuovere un dialogo tra società e azionisti e investitori improntato ai più alti standard internazionali.

“Il boardshareholder engagement è uno strumento di voice fondamentale per gli investitori e gli attori coinvolti stanno maturando sempre più consapevolezza dei benefici sottesi, delle opportunità da cogliere e dei potenziali rischi da gestire”, ha aggiunto e infine, Luca Enriques, Professor of Corporate Law della University of Oxford, ha aggiunto:

“La crescita del ruolo degli investitori istituzionali e il loro ruolo sempre più incisivo sulla governance delle società quotate hanno reso evidente la necessità di assicurare un dialogo proficuo tra questi soggetti e le società da loro partecipate. Anche in Italia vi è sempre maggiore consapevolezza del fatto che il successo sostenibile delle imprese quotate non può prescindere da uno scambio bilaterale di vedute e informazioni, nel rispetto della disciplina degli abusi di mercato, tra azionisti istituzionali e società, includendo nel dialogo non solo il management ma anche il board”.

Fabio Galli, Direttore Generale di Assogestioni, ha sottolineato come “Il volume è frutto di un progetto ambizioso che ha coinvolto accademici ed esperti a livello globale di corporate governance e si pone come una pietra miliare nella cultura della stewardship. L’Associazione crede fermamente che le pratiche migliori di investitori e imprese quotate si alimentino con un impegno concreto di analisi secondo i più elevati standard accademici”.