Economia

Astaldi, nel 2009 crescita a due cifre per ricavi e utile netto

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(Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione della Astaldi S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Vittorio Di Paola, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato relativi all’esercizio 2009. Los si legge in una nota. L’utile netto sale a 51,5 milioni di euro, in crescita del +22,2% (42,1 milioni di euro a fine 2008), con un net margin stabile al 2,8% e un tax rate pari al 37,4%. Al 31 dicembre 2009, i ricavi totali si attestano a 1.869,5 milioni di euro (1.525,6 milioni di euro a fine 2008), con una crescita annua del +22,5% e superiore a quanto programmato in sede di pianificazione industriale e già rivisto al rialzo nel 2009 (15-20%). Si confermano per l’anno risultati operativi in crescita e livelli di redditività marginale interessanti, se confrontati con quelli medi di settore, con un EBITDA margin del 10,9% e un EBIT margin pari all’8,3%, a fronte rispettivamente di un EBITDA di 203,6 milioni di euro (+16,4%, 175 milioni di euro al 31 dicembre 2008) e di un EBIT a 154,8 milioni di euro (+16,8%, verso 132,6 milioni di euro di fine 2008). Il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti del prossimo 23 aprile il progetto di bilancio, nonché la proposta di distribuzione di un dividendo a 0,13 euro per azione (stacco della cedola il 3 maggio 2010, pagamento il 6 maggio 2010). Stefano Cerri, Amministratore Delegato, ha così commentato i conti: “Anche nel 2009 abbiamo superato ogni obiettivo fissato in sede di pianificazione industriale. Confermiamo una crescita di oltre il 20% in uno scenario domestico e internazionale particolarmente complesso e l’ulteriore consolidamento della posizione internazionale con l’apertura di tre nuovi mercati in Polonia, Cile e Perù. Il buon andamento dell’esercizio ha consentito di contenere il livello di indebitamento finanziario netto, pur in presenza di investimenti tecnici e finanziari rilevanti, dimostrando la capacità di autofinanziamento e, ancora più importante, la sostenibilità del processo di crescita”.