(9Colonne) – Roma, 18 lug – Saul Perlmutter e Brian Schmidt, con i rispettivi team di ricerca “Supernova Cosmology Project” e “High-z Supernova Search” sono i vincitori del premio Gruber Cosmology 2007 per la loro scoperta sull’accelerazione dell’espansione dell’Universo. La cerimonia di consegna del riconoscimento si terrà presso l’Università di Cambridge il 7 settembre prossimo. Fra i vincitori figura anche l’italiano Nino Panaria, Astronomer Emeritus allo Space Telescope Science Institute di Baltimora e associato all’INAF. La scoperta che il nostro Universo sta non solo espandendosi, ma anzi aumentando la velocità con cui lo fa, è stata inizialmente molto difficile da accettare anche per i due team che hanno per primi e contemporaneamente raggiunto le stesse conclusioni, nel 1998. Infatti lo scenario che i due gruppi di ricerca si aspettavano di confermare con i loro studi era quello di un Universo sì in espansione, ma che poteva nel tempo tornare a contrarsi o, al più, continuare indefinitamente ad aumentare le sue dimensioni pur rallentando il ritmo di espansione. E invece l’analisi dei dati raccolti dall’osservazione delle Supernovae – veri fari cosmici visibili per la loro enorme luminosità anche a miliardi di anni luce da noi, e utilizzate per misurare le velocità con cui si allontanano da noi i corpi celesti presenti nel Cosmo – ha fornito la prova definitiva che l’Universo è in espansione e sta accelerando la velocità con cui lo fa. E come conseguenza di questo scenario, è stata ipotizzata la presenza di una “energia oscura” che sarebbe responsabile di questo fenomeno. Una scoperta dunque che ha scosso dalle fondamenta l’Astronomia e una delle maggiori della Fisica degli ultimi anni. Il Gruber Cosmology Prize, del valore di 500.000 dollari, è un riconoscimento istituito dalla Fondazione Gruber che viene assegnato ogni anno, dal 2000, con l’obiettivo di premiare cosmologi, astronomi, astrofisici che con i loro studi hanno portato progressi fondamentali nel loro campo. Dal 2001 il premio viene assegnato in collaborazione con l’International Astronomical Union, IAU.