La Grecia passa gli esami del primo semestre del 2010. Oggi la verifica di Ue-Bce-Fmi sul programma di risanamento dei conti pubblici greci ha confermato come “Atene stia rispettando i programmi” e dunque arrivera’ “la seconda tranche di prestiti”, pari a 9 miliardi di euro.
Atene, secondo i funzionari della tre istituzioni, ha fatto importanti “progressi per risanare la finanza pubblica, sebbene permangano ancora dei rischi”. Confermata la previsione per l’economia ellenica di un biennio di recessione: Pil 2010 -4%, nel 2011 -2,5%. L’inflazione, anche a causa dell’aumento delle imposte indirette, viaggia “sopra le attese, ma e’ destinata a scendere rapidamente”.
I funzionari delle tre istituzioni hanno poi comunicato che la prossima verifica sul programma di risanamento sara’ fatta nel prossimo mese di ottobre.
In totale Ue e Fmi hanno messo a disposizione della Grecia una linea di credito pluriennale da 110 miliardi di euro, 20 miliardi sono stati utilizzati a maggio, altri 9 arriverano dopo la promozione odierna, altri 9 a dicembre se verra’ superata la verifica di ottobre.
L’incubo Grecia è dunque finito? La domanda è d’obbligo, visto l’allarme che il paese ha gettato fino a poco tempo fa sui mercati globali.
Le indicazioni finora lasciano sperare. In generale la Commissione Europea, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale parlano di un programma di risanamento fiscale che ha avuto una “robusta partenza”. I criteri ad oggi stabiliti stati tutti incontrati, grazie ad una vigorosa implementazione dei piani fiscali e all’avanzamento più veloce del previsto di alcune riforme.
I tre istituti hanno però precisato anche che nonostante la buona partenza i “rischi e sfide non sono finiti”. Per i futuro è comunque fondamentale stringere sui costi e migliorarne il monitoraggio.