Come anticipato dalle indiscrezioni stampa, Giovanni Castellucci si è dimesso da amministratore delegato e direttore generale di Atlantia. Lo riporta una nota diffusa al termine del cda di ieri, che ha accolto le sue dimissioni definendo con lui una risoluzione consensuale che prevede una buonuscita lorda di 13 milioni di euro, oltre alle competenze di fine rapporto. La società che controlla Autostrade per l’Italia volta dunque pagina dopo la bufera scatenata dagli sviluppi dell’inchiesta sul crollo del ponte Morandi a Genova.
Nella nota diffusa ieri, si legge che la risoluzione del rapporto di lavoro di Castellucci:
“prevede la corresponsione di un importo a titolo di incentivo all’esodo pari a 13 milioni 95 mila 675 euro, “oltre alle competenze di fine rapporto”. La cifra di 13 milioni sarà versara in 4 rate (“di cui la prima contestualmente alla sottoscrizione dell’accordo, la seconda il 2 gennaio 2020, la terza il 2 gennaio 2021 e la quarta il 2 gennaio 2022”).
Si legge ancora:
“Per qualsiasi giudizio civile, penale o amministrativo che dovesse coinvolgere Castellucci, anche dopo la cessazione dei rapporti, anche per indennizzi e risarcimenti, ed anche per spese legali e peritali, sarà a carico della società, salvo dovessero emergere condotte dolose comprovate ed accertate”.
Se queste condotte dolose dovessero emergere,
“Atlantia di riserva di non procedere, in tutto o in parte, al pagamento delle rate non corrisposte, nonché il diritto di richiedere la restituzione in tutto o in parte delle rate corrisposte”, come buonuscita.
Fino alla nomina di un nuovo amministratore delegato, il consiglio di amministrazione ha deliberato di trasferire in via temporanea le deleghe esecutive ad un comitato composto da cinque consiglieri. Il board ha poi nominato Giancarlo Guenzi, già cfo, quale direttore generale della società.