Le forti perdite del titolo Atlantia, successive al crollo del ponte Morandi di Genova, diventano nuovo terreno di scontro tra il gruppo controllato dalla famiglia Benetto e il governo.
Nella nota successiva al consiglio di amministrazione di ieri, si legge che Atlantia “ha avviato la valutazione degli effetti delle continue esternazioni e della diffusione di notizie sulla società avendo riguardo al suo status di società quotata, con l’obiettivo di tutelare al meglio il mercato e i risparmiatori”.
“In relazione alla lettera di contestazione formulata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nei confronti di Autostrade per l’Italia, il Consiglio di Atlantia – si legge nella nota conclusiva del Cda – ha avviato le verifiche relative all’impatto di tale missiva in merito agli strumenti finanziari del Gruppo”.
La scelta dettata dalla necessità di tutelare la società e i risparmiatori si profila dunque come una nuova mossa nello scontro che prosegue da giorni con il governo.
Insomma il collasso del titolo in Borsa successivo al crollo del viadotto Polcevera (-20%) potrebbe dipendere, secondo quanto trapela dal comunicato stampa, anche dalle dichiarazioni dei diversi membri del governo che, da giorni, ipotizzano la revoca della concessione.