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Atlantia: possibile guerra a suon di Opa. Vola il titolo

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Si prospetta una possibile guerra a suon di Opa su Atlantia, protagonista indiscussa di Piazza Affari. I fondi Gip e Brookfield nella notte hanno confermato una proposta preliminare non vincolante a Edizione (Benetton) per la società, proposta che coinvolgerebbe anche la Acs di Florentino Perez. Questa mattina, il titolo Atlantia non fa prezzo e vale 20,9 euro teorici dai quasi 19 euro di ieri, appunto con un rialzo di quasi il 10%.

Il consorzio rappresentato dai due fondi e Acs (Florentino Perez) ha “un accordo di esclusiva in base al quale, in maniera subordinata al perfezionamento di un’eventuale offerta da parte del consorzio, Acs potrebbe acquisire una quota di maggioranza delle concessioni autostradali di Atlantia”. Una conferma, insomma, del possibile spezzatino della holding infrastrutturale.

“Allo stato attuale, in ogni caso, il consorzio non ha preso alcuna decisione in merito a un’eventuale offerta per Atlantia e non sono stati raggiunti accordi con Atlantia e/o con i suoi azionisti. Non vi è alcuna certezza che venga avanzata un’offerta definitiva vincolante, né sui relativi termini” si legge nella nota.

Dall’altra parte, secondo rumors, gli stessi Benetton sarebbero pronti a blindare Atlantia lanciando a loro volta un’Offerta con Blackstone. Al proposito, nelle prossime ore, potrebbero arrivare ulteriori chiarimenti al mercato.

Cosa pensano gli analisti

Gli analisti, benché per il momento vi siano poche certezze, ritengono difficile l’ipotesi di una scalata ostile di Atlantia. Secondo Equita, per esempio, si crea un interesse speculativo sul titolo anche se “vista la posizione di Edizione (che ha il 33% di Atlantia) e degli altri soci storici (Gic con l’8,2%, Crt con il 4,5% e Hsbc con il 5%) si dovrebbe arrivare a un accordo con questi azionisti in caso di offerta sul titolo”.

Equita valuta Atlantia 20,5 euro (prezzo già superato oggi dalla Borsa), che include “un premio del 5% sulla nostra somma delle parti della holding per il significativo buyback che attendiamo verrà effettuato, anche con una probabile offerta parziale sul mercato”

Identikit dei due fondi

Il fondo Gip, che nel 2018 in Italia ha rilevato i treni ad alta velocità Italo, è uno dei più grandi operatori infrastrutturali nel mondo e in Europa, per esempio, controlla diversi asset rinnovabili oltre agli scali londinesi di Gatwick e London City Airport. Brookfield Infrastructure fa parte del colosso canadese Brookfield Asset Managament, che controlla tra l’altro la maggioranza di Oaktree. Quest’ultima ha prestato 275 milioni di all’Inter ricevendo in pegno tutte le quote di Suning.