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Attacco contro il dollaro. Aziende russe verso scambi in yuan

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ROMA (WSI) – Le aziende russe sono pronte a concludere le transazioni commerciali in yuan e altre valute asiatiche, al posto del dollaro. E’ quanto riporta il Financial Times, facendo riferimento ai timori delle società di essere tagliate fuori dal mercato del dollaro, causa le sanzioni che l’Occidente ha imposto contro Mosca.

“Nelle ultime settimane il mercato è stato caratterizzato da un forte interesse da parte delle società russe verso prodotti in renminbi – l’altro nome dello yuan – e altre monete asiatiche, oltre che verso l’opzione di aprire conti in paesi asiatici”, ha confermato Pavel Teplukhin, responsabile di Deutsche Bank in Russia.

Andrei Kostin, amministratore delegato della banca statale VTB, ha confermato che il maggiore utilizzo di valute diverse dal dollaro è uno dei “principali obiettivi” dell’istituto.

“Considerato il livello dei nostri commerci bilaterali con la Cina, lo sviluppo dell’utilizzo di rubli e yuan è una priorità della nostra agenda, ed è su questo che stiamo lavorando – ha detto di recente il presidente russo Vladimir Putin – Dal mese di maggio, stiamo andando avanti in questa direzione”.

Mosca sta cercando di rafforzare i suoi rapporti con l’Asia, in un momento in cui le relazioni con l’Occidente sono fortemente compromesse, anche attraverso l’apertura di conti in dollari di Hong Kong e Singapore.

L’obiettivo, dopo l’imposizione delle sanzioni, è quello di ridurre la dipendenza dai mercati finanziari occidentali, in un contesto in cui le banche europee e americane hanno rallentato in modo significativo le loro attività di erogazione di prestiti nel paese, a seguito dell’annessione della Crimea.

“Non c’è nulla di sbagliato nel tentare, da parte della Russia, di ridurre la propria dipendenza dal dollaro. Anzi, è una cosa davvero ragionevole da fare – ha commentato il responsabile russo di un’altra grande banca europea, precisando come l’esposizione della Russia verso il dollaro renda il mercato russo più volatile in tempi di crisi – Non c’è nessuna ragione per cui bisogna concludere un contratto commerciale con il Giappone in dollari”.

Ma è solo una necessità? Non proprio.

Mosca sta lanciando una vera e propria guerra economica contro l’Occidente. E il suo obiettivo sembra quello di attaccare il dollaro, tanto che lo scorso 24 aprile si sarebbe svolto anche un meeting segreto, organizzato dal governo per sbarazzarsi del dollaro Usa negli scambi commerciali.

Il meeting – definito in America “de-dollarization meeting” – è stato presieduto dal vice primo ministro della Federazione russa Igor Shuvalov, a conferma della determinazione di Mosca di porre fine all’utilizzo della valuta americana.

Ancora prima Sergei Glazyev, consulente del presidente russo Vladimir Putin, aveva reagito alle sanzioni minacciando il crollo del dollaro e dei Treasuries.

“Incoraggeremmo tutti a smobilizzare i bond americani, a sbarazzarsi di dollari e ad abbandonare il mercato Usa”.