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Attentati Parigi, fratelli terroristi coperti dall’intelligence?

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NEW YORK (WS)- Si infittiscono i misteri sugli attentati di Parigi dello scorso 13 novembre.

Ad allungare nuove ombre sugli attacchi terroristici che hanno colpito lo scorso mese la capitale francese, sono le nuove rivelazioni fatte dal giornale belga Sudpresse che, citando citando fonti del ministro dell’Interno belga Jan Jambon, ha fatto sapere che i dati dei fratelli Ibrahim e Salah Abdeslam – il primo uno dei kamikaze che si sono fatti esplodere negli attacchi e il secondo uomo ancora a piede libero, ricercato a livello internazionale – erano stati segnalati all’Interpol prima dei fatti del 13 novembre.

Il ministro Jambon aveva indicato mercoledì scorso, davanti alla Commissione interno del Parlamento belga, che il 29 ottobre i dati di 837 persone, tra cui Ibrahim e Salah, ricercate dalla sicurezza di Stato erano stati trasmessi al Sistema di informazione di Schengen, agli organi di intelligence di Interpol e Europol, ha riferito inoltre l’agenzia Belga.

Secondo le ricostruzioni, Salah Abdeslam sarebbe tra l’altro stato controllato dalla polizia francese a Cambrai alle 9.10 ora italiana di sabato dopo gli attentati di venerdì 13 novembre a Parigi, sull’autostrada in direzione di Bruxelles, mentre era a bordo di una Golf in compagnia di altre due persone. Il gruppo è ripartito dopo il controllo senza essere fermato perché non risultava ricercato in Francia.