Redazione Wall Street Italia pagina 35
Borgosesia, quotata su Euronext Milan, ha riportato un calo del 32% dell’utile netto nel primo semestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, il margine lordo delle attivitĂ operative è aumentato grazie alla crescita dei ricavi da locazione e alla rivalutazione degli immobili.
BYD ha nominato Alessandro Grosso come nuovo Country Manager per le autovetture in Italia, evidenziando il suo impegno nel rafforzare la presenza nel mercato automobilistico italiano. Grosso porta con sé una vasta esperienza nel settore automobilistico, avendo lavorato in Fiat Chrysler e Stellantis.
Il fondo americano Tpg ha annunciato l’acquisizione della societĂ tedesca di servizi energetici Techem per 6,7 miliardi di euro. L’operazione sarĂ realizzata attraverso il fondo Tpg Rise Climate, con la partecipazione del fondo sovrano di Singapore Gic.
Investindustrial ha combinato Italcanditi e CSM Ingredients per creare Vitalfood, un nuovo leader europeo nella fornitura di preparazioni a base di frutta, creme idrate e canditi.
Ferrari ha spento l’impianto di trigenerazione a Maranello, sostituendo il gas metano con fonti rinnovabili. Incremento degli impianti fotovoltaici per raggiungere 10 MWp entro il 2030.
La Borsa di Tokyo ha concluso la giornata in positivo, con l’indice Nikkei in crescita dell’1,9%, trainato dai settori dell’industria pesante e dell’elettronica. Anche l’indice Topix ha mostrato un incremento dell’1,7%.
A settembre, l’indice PMI manifatturiero della zona euro è sceso a 45, toccando il livello piĂą basso degli ultimi nove mesi. Questo dato, seppur migliore delle attese, segnala una contrazione dell’attivitĂ economica.
Il dato giapponese per il mese di agosto cala al 2,5%, oltre le aspettative del mercato.
Inflazione Ue in primo piano nell’agenda macro di oggi. Attenzione anche a Pmi manifatturiero di Spagna e Italia.
Wall Street apre in calo dopo tre settimane di rialzi. La decisione della Federal Reserve di tagliare i tassi d’interesse ha sostenuto gli indici nel mese di settembre, storicamente debole per i mercati. Stellantis crolla del 13% a causa delle stime di profitto riviste al ribasso, influenzando anche General Motors e Ford.