Redazione Wall Street Italia pagina 13429
A meno di due ore dal termine delle contrattazioni l’indice delle Blue Chip si mantiene attorno ai 150 punti di ribasso. La zavorra sono i titoli chimico farmaceutici, il trasporto aereo e il settore bancario.
Gruppi a difesa dei consumatori e societa’ concorrenti accusano America Online di concentrazione di potere nel settore televisivo e in quello dell’Internet. AOL prevede invece grossi vantaggi per gli utenti.
La tormenta che ha agitato il mercato americano dei titoli tecnologici nel corso delle ultime settimane ha spinto i venture capitalist ad una maggiore sobrieta’ senza tuttavia interrompere il flusso di denaro verso il settore.
Dal rapporto di una delle banche sottoscriventi l’eventuale Ipo, la societa’ che gestisce il secondo mercato d’Europa vale meno dei 4 miliardi di euro previsti. La collocazione riguarderebbe il 30-45% della societa’ e raccoglierebbe 700 milioni di euro.
Le societa’ legate alla piattaforma gratuita considerata la diretta concorrente di Windows, potrebbero avere un nuovo momento di gloria con il possibile smembramento di Microsoft. IBM intende inoltre utilizzare Linux sui suoi nuovi server.
Alla soglia di meta’ giornata l’indice delle Blue Chip supera i 100 punti di ribasso. Il tabellone elettronico inverte la tendenza e cede una manciata di punti.
Si fermano con il segno più le principali piazze del Vecchio Continente. La migliore è stata Francoforte a +1,48%, seguita da Parigi a +1,02%. Deboli Madrid e Zurigo.
Le azioni dei Beni Stabili stanno perdendo il 5,6% a 0,523 euro, dopo l’ottima seduta fatta registrare ieri con un rialzo del 13%. I realizzi arrivano dopo che nei giorni scorsi alcuni rumors, poi non confermati, parlavano di una imminente scalata.
La societa’ guidata da Sumner Redstone ha annunciato utili in crescita spinti dale ottime performance dei canali televisivi MTV Networks e Showtime. Gli utili netti sono in rialzo del 69%.
Tra le Blue Chip rimbalzano Rolo Banca a +4,08% e Bipop Carire a +3,16%. Denaro anche su Mediaset (+2,83%) e sui telefonici. Telecom a +2,49% e Olivetti a +2,1%.