Redazione Wall Street Italia pagina 13472
Un tracollo generalizzato, che si è accentuato nei minuti finali, portando i listini europei alle quote più basse della seduta. A Parigi (-3,17%) e Francoforte (-3,14%) la palma delle peggiori, ma non è tanto migliore la situazione di Londra (-2,81%).
In un discorso all’American Enterprise Institute il governatore della Fed ha detto che nonostante i miglioramenti tecnologici il sistema finanziario del paese rischia ancora una possibile crisi. Un’altra ragione per vendere.
L’indice high-tech colpito da una valanga incessante di vendite. Scatta il blocco delle contrattazioni sui contratti futures a Chicago. Comincia a serpeggiare il panico. La correzione e’ superiore al 30% dai massimi. (vedere indici in tempo reale sopra)
Il gruppo olandese investira’ 555 milioni di franchi nel tentativo di espandersi nel settore bancario online in Francia. Gli analisti, pero’ sono scettici sulla sua possibilita’ di costruire una piattaforma clienti in un mercato altamente concorrenziale.
Il listino di Piazza Affari ha visto, negli ultimi minuti, fortissimi ordini di vendita che l’hanno portato poco sotto i minimi della giornata. Cali pesanti in tutti i settori, nessuno escluso.
Neppure l’intervento rassicurante di Abby Cohen e’ riuscito a convincere gli investitori. Valanga di vendite frenata solo dai sistemi automatici di contenimento.
Le indiscrezioni riportate dal settimanale tedesco Der Spiegel parlano di un interesse della casa automobilistica di Stoccarda per una nuova acquisizione in Oriente.
La casa automobilistica tedesca BMW ha ricevuto una seconda offerta per la divisione Rover. Questa volta da un consorzio guidato da un ex Ceo Rover.
Il calo dei tecnologici e dei media pare essere il comune denominatore della caduta delle piazze europee. Londra cede il 2,59%, Francoforte il 2,71% e Parigi, ancora la peggiore, il 2,97%.
Le maggiori banche d’investimento quali Goldman Sachs e Morgan Stanley, il cui fatturato conta rispettivamente per il 9 e 7% sulle commissioni, hanno registrato uno scivolone mentre parecchie societa’ hanno cancellato la collocazione in borsa.