Redazione Wall Street Italia pagina 13474
Secondo un rapporto dell’analista Amy Butte di Bear Stearns, numerosi broker online corrono il rischio di perdere la propria quota di mercato insieme ai clienti di maggior valore perche’ non prestano sufficiente attenzione alle vere esigenze dei clienti.
Abby Joseph Cohen, l’analista della Goldman Sachs, interviene come al solito nel momento piu’ critico e argina il crollo. Il Nasdaq, che stava precipitando a quota 3.500 (-4,5%), ora e’ in calo ‘solo’ del 2%. Dow e S&P 500 in rosso, ma limano le perdite.
Tra i titoli piĂą penalizzati dai ribassi di quest’oggi, spiccano quelli editoriali. Il peggiore è Class Editori (-4,02%) che continua il suo periodo ribassista. Così come l’Espresso, oggi a -3,6%. In rosso anche Seat Pg e Mondadori.
L’influente guru di borsa della Goldman Sachs ha affermato stamane di aspettarsi un aumento complessivo degli utili aziendali Usa nel primo trimestre pari al 10%. I mercati hanno festeggiato recuperando terreno.
In un mercato gia’ colpito dall’orso, l’indice dei tecnologici ha avuto un’altra doccia fredda dai dati sull’inflazione. Tracollano gli speculatori piu’ sprovveduti, quelli che puntavano al rialzo senza fine. Il Nasdaq ha perso 1/3 dai massimi.
Il forte calo in apertura del Nasdaq americano ha portato massicce vendite su tutte le Piazze del Vecchio Continente. Milano è quella che cede di meno, mentre la più pesante è Parigi a -3,10%.
La botta dei numeri dell’inflazione in marzo comunicati nel pre-borsa ha scatenato una corsa alle vendite riflessa su tutti i mercati. I prezzi al consumo sono ai massimi dal gennaio ’95.
Tensione alle stelle sui mercati, tutti i futures sugli indici in forte ribasso. Svanisce la speranza di chiudere con un’inversione di tendenza la settimana nera del Nasdaq.
Alla multiutility romana andrĂ il 20% del capitale che sarĂ , però, gestito dal gruppo spagnolo. L’intesa rafforzerĂ le possibilitĂ di ottenere almeno una licenza italiana di telefonia mobile, di ultima generazione.
L’impero editoriale francese si fa un po’ piĂą piccolo. Dopo averla risanata, infatti, viene ceduta la controllata americana che dal ’96 è tornata a produrre utili. Da mesi si conosceva l’intenzione dei transalpini di cedere l’azienda.