Redazione Wall Street Italia pagina 13841

UNA BANCA DI LUSSO SU INTERNET PER ARNAULT

Il presidente della Lvmh, Bernard Arnault, vuole creare un sito Internet di servizi bancari, finanziari e assicurativi. Investimento previsto: 150 miliardi di lire.

LE VOGLIE POLITICHE DI ANTONIO FAZIO

Dopo Ciampi e Dini, tutti e due passati alla politica partendo dalle poltronissime della Banca d’Italia, a Roma non si fa che parlare di una discesa in campo del Governatore.

L’OLIVETTI SMENTISCE AUMENTI DI CAPITALE

Il gruppo di Ivrea nega le voci di operazioni sul capitale che potrebbero essere decise domani al consiglio di amministrazione.

MANNESMANN: SCENDE IN CAMPO IL CANCELLIERE

Schroeder vorrebbe che l’Unione Europea decidesse nuove norme sulle Opa ostili. E la Mannesmann prende tempo per decidere sull’offerta Vodafone da 240 mila miliardi.

MICROSOFT, GIUDICE AFFIDA IL CASO A UN ARBITRO

La notizia e’ arrivata pochi minuti dopo la chiusura di Wall Street. Era stata anticipata da WSI (vedere l’articolo I RUMORS, qui sotto).

NASDAQ NUOVO RECORD, DOW JONES REGGE QUOTA 11000

Archiviata una settimana di notevoli rialzi. L’indice dei titoli tecnologici in aumento del 52% dall’inizio dell’anno, e gli industriali di nuovo sopra la soglia storica.

LA MANNESMANN RESPINGE AL MITTENTE IL TAKEOVER

I tedeschi dicono no all’offerta di acquisto presentata dal gruppo anglo-americano Vodafone, di fatto la maggior operazione finanziaria in assoluto. ”Non sarebbe utile ai nostri azionisti”, e’ la giustificazione. E poi: ”Non diventate ostili”.

I RUMORS PIU’ RECENTI ALLA BORSA DI NEW YORK

Rigiriamo agli utenti di WSI le voci raccolte sul floor del New York Stock Exchange, all’American Stock Exchange e al Nasdaq.

TELECOM: TIN.IT SBARCHERA’ IN BORSA ENTRO IL 2000

Il consiglio di amministrazione del gruppo telefonico ha approvato il progetto di scorporo in una societa’ separata, e lo sbarco a Piazza Affari.

WALL STREET: DOW JONES E S&P IN ROSSO, NASDAQ SU

Mercato di umori negativi, con andamento al ribasso per Dow Jones e Standard & Poor’s 500. Pesa l’effetto tassi, che salgono al 6,17% (vedere variazioni qui a fianco).