Redazione Wall Street Italia pagina 13888
Gli indici passano da impennate al rialzo a improvvisi cali nel giro di pochi minuti. Pesa la forte crescita dei tassi sul bond a 30 anni; l’ultima volta che era stato toccato il livello di 6,33%, era l’ottobre 1997.
Aleggia il pessimismo nella piu’ grande casa di brokeraggio del mondo. Un ribasso simile farebbe scendere il Dow fino a quota 9.500.
S&P 500: +2,30 punti. Dow: + 21,53 punti, di nuovo sopra quota 10.200. Nasdaq: + 15 punti. Resta forte la tensione per il livello del bond a 30 anni, il cui remento e’ al 6,33%, nuovo massimo.
Lo dicono i trader a New York. Il future dell’indice S&P 500 attestato a 4,0 punti, sotto il fair value. Il che non lascia molto spazio per una ripresa dei prezzi, almeno all’inizio della seduta.
Gli analisti si aspettavano, per settembre, un incremento dello 0,3%. L’aumento e’ pero’ dello 0,6% escludendo il settore auto. Ancora timori per una ripresa dell’inflazione. Il dato alla prova dei mercati.
Scendono i prezzi e salgono i tassi dei bond. E’ un riflesso di cio’ che accade sul mercato americano. Attesa per i dati economici Usa: oggi alle 14:30 le vendite al dettaglio, e domani i prezzi alla produzione. Timori di una ripresa dell’inflazione.
Cominciano a circolare voci su un cambio della guardia al vertice dell’organismo internazionale. Ambedue prestigiosi, tra i migliori rappresentanti dell’Italia all’estero, potrebbero prendere il posto di Michel Camdessus.
Confermato il voto precedente ”AA” per il gigante assicurativo.
Si tratta di incrementi che fanno temere una ripresa dell’inflazione e quindi un rialzo dei tassi d’interesse da parte della Bce. I dati per l’Italia, stranamente, non sono disponibili.
Eccitazione a Piazza Affari. I titoli del Lingotto sono schizzati (+ 5%) sulle attese di novitĂ nel settore automobilistico. Ma dopo una partenza sprint, il progresso si e’ ridimensionato a circa + 1%.