Redazione Wall Street Italia pagina 13890
La crisi pakistana scoppiata ieri innervosisce ancor piu’ i mercati, specie quelli asiatici, negativi alla chiusura di stamattina. Tokio scende sotto quota 18.000.
Il presidente del Consiglio in un intervista promette un taglio quasi reaganiano dell’imposizione. Come? Grazie alla lotta all’evasione fiscale.
I manager di nove istituzioni finanziarie straniere, scandalizzati dall’operazione Telecom, hanno chiesto al ministro del Tesoro, Giuliano Amato, di intervenire contro il piano di riassetto. Obbiettivo dei soci di minoranza: Tim non si tocca.
Dopo la polemica con Palazzo Chigi, il presidente di Telecom Italia ha ricordato che il suo obiettivo ”e’ di sostituire il meccanismo di price cap dalla fine del 2000 con il passaggio a un regime di prezzi liberi regolati da dinamiche competitive.
Ribassi dell’ 1,66% per lo S&P 500, del 2,17% per il Dow e dell’ 1,49% per il Nasdaq. In smobilizzo i titoli internet. Il clima negativo dovuto al ribasso dei bond e al rialzo dei tassi. E Intel annuncia utili inferiori alle aspettative.
Lvmh e Prada controlleranno la casa di moda romana con una quota maggioritaria. Le sorelle restano, e continueranno a influenzare il gruppo.
Destituito il governo, il primo ministro Sharif agli arresti. L’esercito occupa gli aeroporti, i principali edifici governativi e la sede di Tv e radio. Timori alla casa Bianca: il paese ha capacita’ nucleare come la nazione nemica confinante, l’India.
L’azienda, fondata da Sylvester Stallone, Demi Moore, Bruce Willis e Arnold Schwarzenegger, ha chiuso 9 dei suoi 32 ristoranti. Il passo precede la richiesta del Chapter 11. Anche il principe Al Walid tra i soci.
L’accordo punta al rafforzamento delle notizie finanziarie in tempo reale sui siti internet della casa di Segrate.
Gli utilizzatori abituali del web sono 1 milione e mezzo, mentre quelli che si collegano almeno una volta alla settimana toccano i 4 milioni. Si tratta della peggiore performance tra i paesi industrializzati. Ma siamo dietro pure rispetto ai paesi poveri.