Daniele Chicca pagina 56
A cura di Domenico Maceri, PhD *“Non siamo più fessi. E nessuno ci considera fessi”. Con queste parole Donald Trump spiegava a un gruppo di soldati americani in Iraq che non possono fare le guerre degli altri senza essere ricompensati. Per l’attuale inquilino della Casa Bianca questi pagamenti includono anche “ricompense monetarie”.Trump cercava di giustificare
Molte Borse sono entrate in una fase ribassista o di correzione
L’azionario Usa ha aperto in lieve rialzo venerdì dopo che i dati economici sono risultati incoraggianti, ma i mercati sono messi ancora sotto pressione dai timori circa un rallentamento della crescita globale e dalla minaccia di uno shutdown delle attività federali per via della mancanza di un accordo sul bilancio.Il Dow Jones guadagna lo 0,05%
L’analisi e le prospettive di mercato del responsabile asset allocation globale e Responsabile multi-asset, EMEA di Columbia Threadneedle Investments.
Bene i dati di novembre, male quelli rivisti di ottobre: l’indice non era sceso sotto quota 0 da maggio 2016.
Inversione della curva dei rendimenti dei Bond è un segnale affidabile di una recessione in arriva, ma in modo diverso da come viene comunemente inteso.
Donald Trump è convinto di aver vinto la battaglia contro l’ISIS in Siria e che quindi il momento sia propizio per permettere il rientro in patria delle truppe statunitensi dispiegate nell’area nord-est della nazione mediorientale tramortita da una decina d’anni di guerra per procura.La decisione del presidente americano va contro il parere degli esperti del Pentagono,
Tutto è precipitato quando Powell ha precisato che “non riteniamo che la riduzione del bilancio possa creare problemi”
Gli ultimi dati macro dipingono un quadro fosco per il mercato immobiliare Usa. La compravendita di case esistenti ha registrato un incremento inatteso in novembre, ma ha visto anche il calo più ampio su base annuale degli ultimi sette anni e mezzo. La National Association of Realtors ha comunicato un aumento dell’1,9% delle vendite di
Cresce nel terzo trimestre del 2018 il deficit delle partite correnti degli Usa che tocca i 124,8 miliardi di dollari contro i 101,2 miliardi (dato rivisto) del secondo trimestre del 2018. Il dato sul disavanzo, reso noto dal BEA (Bureau of Economic Analysis), supera le attese di mercato, che avevano previsto un deficit in crescita