Laura Naka Antonelli pagina 32
Le preoccupazioni sono state accese dalla decisione del governo di Pechino di vietare ai suoi funzionari l’utilizzo dell’iPhone, prodotto di punta di Apple.
I numeri confermano come la crescita dei salari, in Giappone, fatichi a tenere il passo con la crescita dell’inflazione.
Su base trimestrale, il Pil del Giappone è cresciuto al ritmo dell’1,2%, rispetto al +1,5% reso noto nella lettura preliminare e al +1,3% atteso dagli analisti.
“In questo periodo ho avuto l’impressione di avere un commissario europeo che giocava con la maglietta di un’altra nazionale”, aveva detto il vicepremier e leader della Lega.
“Quelle risorse andrebbero in spese sulla sanitĂ , sui redditi o le famiglie, avrebbero dato alla nostra economica un boost maggiore di quella misura”.
“Tornare passivamente alle vecchie regole sospese durante la pandemia sarebbe il risultato peggiore possibile”.
Il Nasdaq ha scontato in misura maggiore i timori di una Fed ancora sull’attenti sui tassi: tra i titoli peggiori della sessione di ieri, Nvidia e Apple, scesi di oltre il 3%.
A Wall Street l’attenzione si focalizza sempre di piĂą sulla Fed, in vista della riunione del Fomc prevista per i prossimi 19-20 settembre e dunque della nuova decisione che Powell prenderĂ sui tassi.
Le importazioni sono scese su base annua in ogni mese del 2023, mentre le esportazioni sono diminuite su base annua in ogni mese dallo scorso aprile.
Focus sulla minaccia in arrivo dal Giappone.