Luca Losito pagina 52
Sono stati oltre 6,7 milioni i biglietti venduti nell’edizione 2023 della Lotteria Italia. Un dato in crescita dell’11% rispetto all’anno precedente, quando furono staccati circa 6 milioni di tagliandi. Si conferma dunque la passione degli italiani non solo per questo tradizionale appuntamento, ma in generale per la caccia alla fortuna tra scommesse, superenalotto, slot machine, gratta e vinci, poker, puntate sportive e casinò online.
La diretta streaming del 128° Consiglio Nazionale della FABI, in programma dal 9 al 12 gennaio a Milano, sarà trasmessa sul sito di Wall Street Italia e vedrà il nostro direttore Leopoldo Gasbarro prendere parte all’evento organizzato dalla Federazione Autonoma Bancari Italiani proprio nella prima giornata del meeting.
Rimane elevata l’incertezza sui tempi dei tagli dei tassi di interesse negli Usa nel corso del 2024. E’ questo uno dei punti chiave emerso dai verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve (Fed) dello scorso dicembre. I banchieri di Washington hanno, infatti, concluso che i tagli dei tassi di interesse sono probabili nel 2024, anche se emergono pochi dettagli su quando questi potrebbero venire effettuati.
Raggiunge quota 1000 il numero dei siti internet che la Consob, a tutela dei risparmiatori, ha bloccato per abusivismo finanziario in Italia. Una soglia storica, raggiunta in poco più di quattro anni di attività, dopo che nell’ultima “stretta” la Consob ha ordinato l’oscuramento di 5 nuovi siti web che offrono abusivamente servizi finanziari. L’ultima tornata di oscuramenti ha riguardato i siti “Bitblanco” (sito http://www.bitblanco.co e relativa pagina https://webtrader.bitblanco.co); “StormInvest” (sito https://storminvest.io); Cryptogo365 Ltd (sito https://cryptogo365.com); “TCRinvest” (sito internet https://tcrinvest.com e relativa pagina https://trading.tcrinvest.com); “EuroXTradeFX” (sito http://www.euroxtradefx.com).
Leonardo Rigo, direttore generale di Banca Aletti, spiega come la banca sta supportando i clienti in un contesto economico difficile, garantendo la salvaguardia dei loro patrimoni.
Negli ultimi giorni di questo 2023 è tempo di bilanci e, ripensando all’andamento dei mercati e alle varie turbolenze che li hanno investiti, viene in mente anche la parola banche. Da Credit Suisse alle banche regionali statunitensi, non sono mancati i nomi che hanno fatto tremare il settore balzando sulle prime pagine dei giornali. Dall’ultima “pagella” in ordine cronologico elaborata dalla BCE, cioè lo SREP (acronimo del processo di revisione e valutazione prudenziale “Supervisory Review and Evaluation Process”), l’esercizio annuale mediante il quale le autorità di vigilanza esaminano i rischi delle banche e definiscono i requisiti e gli orientamenti patrimoniali a livello di singolo ente, emerge come le banche italiane siano ben posizionate in Europa in termini di rischiosità.
Il 2022 si era guadagnato l’appellativo di annus horribilis per i mercati finanziari e, di conseguenza, le principali banche d’affari americane, da JP Morgan a Goldman Sachs, da Bank of America a Citigroup a Jefferies, erano state costrette a tagliare i bonus ai trader di Wall Street, che erano scesi in media del 26% (secondo un rapporto del responsabile fiscale dello Stato di New York, Thomas DiNapoli) ma, in alcuni casi, avevano superato il -40%.
Stiamo in entrando in una nuova era per i mercati finanziari. Fattori come invecchiamento demografico, inflazione persistente, politica monetaria restrittiva ed economia stagnante rendono sempre più prezioso il valore della consulenza finanziaria per chi investe. In questa nuova puntata del format di interviste di WSI Smart Talk, a cura del direttore Leopoldo Gasbarro, approfondiremo il fenomeno
Stiamo entrando in una nuova era per i mercati finanziari. Fattori come invecchiamento demografico, inflazione persistente e stagnazione economica incrementano il valore della consulenza per gli investitori. Su WSI Smart Talk, approfondiremo con Monica Defend di Amundi.
Alphabet, l’azienda che possiede Google, verserà la somma di 700 milioni di dollari negli Stati Uniti per risolvere le accuse relative alla presunta dominanza illegale del suo app store nel mercato delle applicazioni mobili Android. Questa transazione mira a porre fine alle denunce antitrust presentate da procuratori generali e consumatori in numerosi stati statunitensi, che l’avevano accusata di limitare i sistemi di pagamento alternativi a Google Play, il suo negozio di applicazioni, gestendo di fatto un monopolio. Nel dettaglio, Alphabet avrebbe limitato la possibilità di scaricare app tramite altre piattaforme sui dispositivi che usano il sistema operativo Android, di proprietà di Alphabet stessa. Alphabet dovrà dunque anche fare alcune modifiche al funzionamento di Google Play.