Mariangela Tessa pagina 15
Un’indagine mette in luce gli effetti negativi che i social media stanno avendo sull’attività di molti consulenti finanziari e gestori patrimoniali
Per gli appassionati di shopping il giorno da segnare in calendario è sabato 6 luglio: è allora che iniziano i saldi estivi in quasi tutta Italia. Un’ottima opportunità di risparmio per i consumatori. Ma occhio al rischio truffa.
Mentre si parla di un ipotetico ritiro di Biden dalla corsa alla Casa Bianca, Libby Cantrill, Head of Public Policy di PIMCO, fa il punto della situazione oltreoceano, mettendo in luce le prospettive economiche di una possibile rielezione di Trump.
Secondo uno studio Deloitte, in Italia il comparto registra un giro d’affari di 2,4 miliardi di euro ma si prevede una crescita del fatturato del +15% nei prossimi tre anni. Sei operatori su 10 dichiarano pronti ad investire nel nostro Paese.
Inflazione in calo, avvio della politica monetaria espansiva, ripresa dei consumi e del settore manifatturiero, valutazioni dei titoli vicini ai minimi storici rispetto alle azioni globali: sono tutti fattori che – stando agli esperti della società di asset management – stanno creando un contesto “straordinariamente positivo per gli asset rischiosi europei”.
Il più noto dei tornei su erba del Grande Slam ha messo in palio quest’anno la bellezza di 50 milioni di sterline, quasi 60 milioni di euro, l’11,9% in più rispetto al 2023.
Primo semestre a gonfie vele per i due big dei fondi hedge, Citadel e Millennium, che confermano ancora una volta la capacità di produrre rendimenti superiori al settore.
Primo semestre debole per le aste immobiliari (-20%), anche se, nel corso del secondo trimestre, la caduta ha messo il freno. Con il peggioramento della qualità del credito misurata negli ultimi mesi e l’aumento dei crediti in default, ci si aspetta un aumento del numero delle aste a partire dal 2025/26
Il mercato cinese perde appeal agli occhi delle banche di investimento occidentali, che procedono spedite nel ridimensionamento dei posti di lavoro.
L’uscita della Russia si fa più complicata del previsto. E le regole fissate dalla BCE, di certo, non aiutano. Per queste ragioni, Unicredit ha chiesto al Tribunale Ue di sospendere la decisione della Banca centrale europea di ridurre le sue attività in Russia per avere così, dalla stessa Corte “certezza e chiarezza sugli obblighi e sulle azioni”