Mariangela Tessa pagina 7
La banca tedesca non ci sta all’incursione di Unicredit: convoca cda e sceglie la banca d’investimento Goldman Sachs come consulente per delineare la strategia di difesa. In campo, possibile stop a vendita azioni del Governo
Da quando l’investitore Usa è entrato nel capitale di Bank of America, ovvero nel 2011, le quotazioni del titolo sono passata da $ 5,5 ai circa $40 attuali. Ma ora qualcosa è cambiato. Per Warren Buffett, le azioni Bank of America sono diventate un peso di cui liberarsi nel più breve tempo possibile. Lo dimostrano le vendite ininterrotte che l’Oracolo di Omaha sta portando avanti da metà luglio.
Fari dei mercati accesi sulla riunione odierna della BCE che – grazie al raffreddamento dell’inflazione, vicina al target del 2% – dovrebbe procedere al secondo taglio dei tassi, dopo quello dello scorso giugno.
La decisione va inquadrata nell’ambito della crescente necessità di consolidamento da parte del settore bancario europeo, finalizzato alla creazione di gruppi sempre più grandi per competere sui mercati finanziari internazionali. UniCredit diventa il secondo maggiore azionista di Commerzbank, dopo stato tedesco che detiene ancora il 12%.
Secondo l’ultimo report di Knight Frank, la convergenza di elezioni globali, cambiamenti politici, tensioni geopolitiche e aumento dei deficit pubblici sta spingendo gli individui con un patrimonio elevato a rivalutare il luogo in cui possono raggiungere lo stile di vita ideale e salvaguardare il proprio patrimonio. Italia, tra le mete preferite dopo Francia e Spagna.
Settembre si conferma un mese impegnativo per i mercati finanziari. In linea con le medie storiche, queste prime sedute del mese sono iniziate con bilancio negativo. Non mancano tuttavia spiragli di ottimismo. Cosa fa sperare le che il trend possa cambiare
Le banche europee sono sulla strada per registrare una crescita zero dei prestiti per mutui ipotecari quest’anno a causa degli alti tassi di interesse, ma si prevede una ripresa già a partire dal 2025. Mai un dato era stato così negativo da dieci anni (+ 0,2% nel 2014).
Le diseguaglianze tra Nord e Sud passano anche attraverso gli stipendi. La conferma arriva dall’ultima analisi dalla CGIA Mestre che, sulla base dei dati Istat e Inps, ha evidenziato nei salari annuali un gap medio del 35%.
Entra nel vivo la campagna elettorale per le Presidenziali Usa. In attesa del faccia a faccia Harris-Trump, in calendario il 10 settembre, l’ex presidente affina il suo piano economico per contrastare la candidata dem. E tira fuori l’idea di coinvolgere il patron di Tesla nel nuovo governo, qualora dovesse vincere le elezioni.
L’industria dell’auto, tradizionale motore dell’economia tedesca, rischia di mandare in rosso il Pil della ex locomotiva europea. Una situazione del tutto insolita, che ha diverse cause. Che cosa sta succedendo