(Teleborsa) – Ad aprile, secondo i dati diffusi oggi da ACEA, il mercato automobilistico europeo abbandona il segno positivo che aveva caratterizzato i primi tre mesi dell’anno. Nel complesso dei Paesi dell’Unione Europea allargata e dell’EFTA1 le immatricolazioni ammontano nel mese a 1.171.044 unità , in calo del 6,9% rispetto ad aprile 2009. Tra i maggiori mercati, la flessione più marcata è quella registrata dalla Germania che, come già nei due mesi precedenti, riporta una contrazione a due cifre (-31,7%). Nei primi quattro mesi del 2010 il mercato ha totalizzato 4.941.153 unità , il 5,2% in più rispetto al primo quadrimestre dell’anno precedente. In Italia il mercato ad aprile ha registrato una contrazione a due cifre (-15,7%) per un totale di 159.971 immatricolazioni. Si tratta del primo segno negativo da inizio anno, del resto già prefigurato dal forte ribasso della raccolta ordini nei primi tre mesi del 2010. Il primo quadrimestre riporta complessivamente una variazione positiva del 13,4%, con 827.336 unità , contro le 729.884 registrate nei primi quattro mesi del 2009, ma gli ordini sono in calo del 28% da inizio anno. Le marche nazionali totalizzano 89.201 unità immatricolate in Europa nel mese (-26,9%), mentre il totale immatricolato da inizio anno è di 415.682 unità (-3,4%). “Venendo meno gli effetti positivi delle campagne incentivi che avevano sostenuto le immatricolazioni in alcuni dei maggiori mercati fino a fine marzo — ha dichiarato Eugenio Razelli, Presidente di ANFIA — la contrazione registrata in aprile è un risultato atteso e preannunciato. La situazione economica ancora difficile e l’assenza di nuove politiche di incentivazione ci inducono a prevedere un trend negativo per i prossimi mesi. Questi, oltretutto, si confronteranno con i mesi del 2009 che già godevano delle misure di sostegno varate dalla maggioranza dei Paesi europei, e che avevano consentito un contenimento della flessione di mercato all’1,6% a fine 2009 e una riduzione della media ponderata delle emissioni di CO2 delle autovetture acquistate nell’intero anno di oltre 8 punti, da 144,8 g/km del 2008 a 136,6 g/km”. Considerando l’andamento degli altri quattro principali mercati dell’Europa occidentale, registra ancora una crescita a due cifre (+39,3%) il mercato spagnolo. L’Associazione spagnola dei Costruttori ANFAC afferma che grazie al Plan 2000E negli ultimi dodici mesi si è raggiunto un totale di 1.067.369 unità immatricolate, con una crescita media del 17,4%. Visti i positivi effetti del provvedimento – in scadenza a settembre 2010 – non solo sul mercato, ma anche sulla produzione, sull’occupazione e sulle casse dello Stato, ANFAC ne ritiene necessaria un’estensione, in assenza della quale il mercato potrebbe attestarsi, a fine anno, al di sotto dei volumi registrati nel 2009. Crescita a due cifre anche per il Regno Unito, che chiude il mese di aprile a +11,5%, registrando una variazione positiva per il decimo mese consecutivo nonostante gli incentivi siano terminati a fine marzo. L’Associazione inglese dei Costruttori SMMT fa notare che, confrontate con le immatricolazioni di aprile 2008, le nuove unità registrate nel mese sono comunque in calo del 15,3% e che le immatricolazioni con incentivi hanno pesato solo per l’8% sull’immatricolato totale di aprile (contro una media del 18,7% nei mesi precedenti). Sulla base dei risultati di mercato registrati in questi primi quattro mesi, migliori del previsto, l’Associazione ha rivisto al rialzo le previsioni di chiusura d’anno, pari a 1.924.000 unità immatricolate (-3,6% rispetto al 2009). SMMT ritiene che il nuovo Governo, una volta insediato, dovrà porre tra le proprie priorità il sostegno e il rafforzamento della ripresa economica, concentrandosi in particolare sulle facilitazioni di accesso al credito per imprese e consumatori. Segno positivo anche per il mercato francese, che riporta una crescita dell’1,9% su aprile 2009. Un risultato che, a confronto con la crescita a due cifre dei tre mesi precedenti (+14,3% a gennaio, +18,2% a febbraio e +17,9% a marzo), conferma le previsioni dell’Associazione francese dei Costruttori CCFA, che aveva ipotizzato un’inversione di tendenza dovuta alla diminuzione degli effetti positivi delle misure di sostegno governative, in phase-out fino a fine anno. Infine, la Germania riporta nuovamente una contrazione a due cifre (-31,7%) rispetto ad aprile 2009, mentre nei primi quattro mesi dell’anno la flessione è del 25,5%.