Un vizio italiano, difficile da estirpare: quando si parla di auto blu, ovvero i veicoli pubblici in dotazione a politici o di alti funzionari dello Stato o della pubblica amministrazione, l’Italia non ha rivali. Nonostante le promesse di una drastica riduzione del conseguente spreco di denaro pubblico, il numero delle vetture è lievitato considerevolmente anziché diminuire. Tanto che nel primo semestre del 2021, si è raggiunto il tetto record di 564.220 al netto delle auto di servizio con un aumento dello 0,7% rispetto alo stesso periodo dell’anno precedente.
Un numero che consolida la presenza dell’Italia al top della classifica dei paesi che utilizzano le “auto blu”.
L’occasione per fare il punto della situazione è stata offerta dalla presentazione del concorso fotografico “Autoblu Contest 2021”, in cui sono stati illustrati i nuovi dati raccolti da KRLS Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it Magazine, che ha analizzato il parco delle auto blu utilizzate in qualunque modo dalla P.A., conteggiando le blu, le blu blu, le grigie, quelle proprie, quelle in leasing, quelle in noleggio operativo e noleggio lungo termine, presso lo Stato, Regioni, Province, Comuni, Municipalità, Asl, Comunità montane, Enti pubblici, Enti pubblici non economici, Società misto pubblico-private e Società per azioni a totale partecipazione pubblica.
Italia in testa alla classifica per l’uso delle auto blu
Ma chi sono i paesi che fanno uso maggiore delle auto blu? Alle spalle dell’Italia, ma a distanza, spiccano gli Stati Uniti con 72.000 veicoli, Francia con 61.000, Regno Unito con 56.000, Germania con 55.000, Turchia e Spagna con 42.000, Giappone con 31.000, Grecia con 26.000 e Portogallo con 21.000.
Le pubbliche amministrazioni continuano a violare la legge 412 del 1991 che limita l’uso esclusivo della auto blu ai soli ministri, sottosegretari e alcuni direttori generali e nessuna sanzione in questi anni è stata mai elevata ai trasgressori.
“Chiediamo che vengano presi dei seri provvedimenti da parte della Corte dei Conti – ha continuato Vittorio Carlomagno, presidente di Contribuenti.it – applicando sanzioni a tutte le amministrazioni che continuano a sperperare i soldi dei contribuenti italiani. Occorre, inoltre, una drastica diminuzione della auto blu con conseguente taglio della spesa pubblica”.