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Auto e lobby, vincono i tassisti. Niente Uber a Bruxelles

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NEW YORK (WSI) – Ci dovranno pensare due volte ora le persone che, grazie al solo tocco sullo smartphone potevano, con l’uso della sempre più famosa app Uber, per prenotare una macchina privata a Brussels.

Uber permette di prenotare un veicolo a prezzi leggermente più alti di una corsa in taxi. In Italia è presente a Milano dal 9 marzo e a Roma dal 7 maggio. “Il tuo autista privato su richiesta, il vostro modo di muovervi con classe e sicurezza in città”, si legge sul sito. Ma le lobby dei tassisti hanno già alzato la voce, parlando di concorrenza sleale.

L’ultima notizia è che un tribunale di Bruxelles, come riporta il Financial Times ha emesso un’ordinanza che vieta l’uso dell’Uber a Bruxelles. Motivo: assenza di licenza: di conseguenza, chi verrà scoperto usare l’app mentre è alla guida e trasporterà passeggeri privati verrà multato fino a 10 mila euro.

La decisione non è stata presa bene dalla start-up di San Francisco che ha inventato l’app e sta cercando di espandere la propria presenza in Europa.

Neelie Kroes, commissario dell’Unione Europea, ha dichiarato che la decisione della corte è da ritenersi “pazza” e “scandalosa”: “Questa decisione non protegge o aiuta i passeggeri, ma i tassisti. Bisognerebbe rivedere tutte le norme e non creare problemi a chi ha bisogno di taxi, in questo modo non si risolve nulla”.

Nonostante venga molto apprezzata dagli utenti, Uber, ha riscontrato diversi problemi anche in altri Paesi europei. In Francia e Italia ad esempio si è addirittura arrivati a manifestazioni in piazza, con traffico paralizzato.

La soluzione quindi non è semplice e la decisione presa dalla corte, sempre secondo Kroes, potrebbe far si che oltreoceano arrivi un messaggio sbagliato a chi intende investire in Europa.