Arriveranno a breve i nuovi incentivi per l’acquisto di auto, moto e veicoli commerciali. Il DPCM non è ancora in vigore ma si capisce che qualcosa bolle in pentola dal fatto che il Mimit, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha sospeso il servizio di prenotazione dei vecchi incentivi per l’acquisto delle auto.
Si avvisano gli utenti che giovedì 23 maggio, in vista dell’imminente entrata in vigore del nuovo DPCM Ecobonus, al fine di garantire le nuove funzionalità della piattaforma, il servizio di inserimento delle prenotazioni sarà temporaneamente sospeso.
Così campeggia sul sito del ministero. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto, lo stanziamento previsto ammonta a 950 milioni di euro.
Incentivi auto 2024: come funzioneranno
I nuovi incentivi auto dovrebbero dare una spinta all’acquisto di modelli elettrici. Nel dettaglio gli incentivi auto per il 2024 prevedono fino a 13.750 euro per l’acquisto di un’auto elettrica in caso di rottamazione di una Euro 0 e fino ad Euro 2 e con un reddito inferiore ai 30.000 euro.
Rottamando un’auto Euro 3 si può usufruire di un bonus fino a 10mila euro. Nel caso si acquisti una ibrida plug-in è previsto il solo contribuito rottamazione, ma nessun incentivo per i redditi più bassi. In questo caso il bonus va da un minimo di 1.500 euro a un massimo di 3 mila euro.
Il mercato delle auto elettriche in Italia
I nuovi incentivi, fortemente voluti dal ministro Alfredo Urso, si pongono come obiettivo finale quello di incrementare l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale.
Questo perché i numeri non sono particolarmente entusiasmanti. Così nel 2023 sono state immatricolate in Italia 66.276 vetture full electric, in aumento del 35,1% rispetto al 2022, con una quota di mercato nei 12 mesi che si attesta al 4,2%, dal 3,7% del 2022. Guardando al solo mese di dicembre, le auto elettriche registrate sono 6.798, in crescita del 50% rispetto allo stesso mese del 2022, con una market share pari al 6,1% (dal 4,3% di dicembre 2022). Pur rappresentando un importante recupero dopo la battuta d’arresto del 2022, il passo avanti si è limitato a riportare il mercato italiano delle elettriche ai livelli del 2021, a fronte della costante crescita registrata negli altri maggiori mercati europei. Tra i grandi del Vecchio Continente, l’Italia così si conferma l’unico Paese dove l’elettrico fatica a decollare.