In Europa le vetture piccole, quelle che hanno fatto la storia di marchi come Fiat e Volkswagen, continuano a costituire un terzo delle vendite; ma il trend su scala globale le proietta in via d’estinzione. A pesare sulle piccole è,da un lato, la crescente passione per i Suv da parte dei consumatori, in particolare di quelli americani. Negli Stati Uniti trucks e Suv costituiscono ora il 70% delle vendite di auto.
Ma un altro grosso problema riguarda la capacità di estrarre margini da questa tipologia di vetture in futuro.
Secondo quanto scrive Chris Bryant su Bloomberg, i requisiti sulle emissioni e l’ascesa dell’auto elettrica stanno entrambe remando contro le discendenti di Maggiolino e Fiat Panda.
“Il problema, dicono i dirigenti del settore auto, è che l’alto costo della tecnologia di elettrificazione è difficile da combinare con l’economia di automobili più piccole e meno care. L’installazione di kit per il taglio delle emissioni in un’automobile compatta richiede un prezzo di vendita proibitivo oppure il sacrificio dei margini di profitto”.
Per questo case come la Volkswagen stanno pensando a non rinnovare i modelli più piccoli “Up” e “Polo” definiti “seriamente in pericolo” dal ceo Herbert Diess. Fiat Chrysler, dal canto suo, ha accantonato la Punto senza eredi, mentre nel 2020 dovrebbe arrivare una nuova Panda destinata a crescere di dimensioni (il prezzo non è ancora noto). Anche Opel ha sollevato dubbi sul futuro delle piccole “Adam” e “Karl”.
“Una triste conseguenza di queste tendenze è che ci saranno meno nuovi veicoli sul mercato che i clienti più poveri o più giovani possano permettersi di acquistare e assicurare”, scrive Bloomberg, “una carenza di modelli economici potrebbe far allontanare ancora più persone dall’idea di proprietà dell’automobile”.