I dazi sulle auto Tesla importate dalla Cina saranno tagliati dal 20,8% attuale al 9 per cento. Così l’Unione Europea che ha ridotto una serie di tariffe sull’importazione previste per altre aziende cinesi di veicoli elettrici.
A giugno, l’UE aveva dichiarato che avrebbe imposto tariffe più elevate sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi, che secondo l’UE beneficiavano “pesantemente di sussidi sleali” e rappresentavano una “minaccia di pregiudizio economico” per i produttori di veicoli elettrici in Europa.
La Commissione europea, il braccio esecutivo dell’UE, aveva annunciato una conclusione preliminare secondo cui la catena di valore dei veicoli elettrici a batteria in Cina “beneficia di sovvenzioni sleali” e ha dichiarato che è nell’interesse dell’UE imporre “dazi compensativi provvisori” sulle importazioni di BEV dalla Cina.
Ue riduce dazi su auto cinesi
La Commissione europea ha reso nota la decisione di “imporre dazi compensativi definitivi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria (BEV) dalla Cina”.
L’ente normativo ha dichiarato che, dopo aver ricevuto i commenti delle parti interessate sulle tariffe previste, procederà a un “leggero aggiustamento delle aliquote del dazio proposte sulla base di commenti motivati sulle misure provvisorie”. I veicoli elettrici prodotti da Tesla in Cina saranno ora soggetti a dazi del 9% sulle importazioni nell’UE. Si tratta di una riduzione rispetto all’aliquota prevista del 20,8%, che l’UE aveva indicato in una precedente decisione di luglio.
Le azioni di Tesla sono aumentate dell’1% nelle contrattazioni di premercato statunitensi a seguito della bozza di decisione dell’UE.
Non solo Tesla. Ecco gli altri marchi coinvolti
La decisione è stata presa dopo che il produttore di veicoli elettrici di Elon Musk ha presentato all’UE una “richiesta motivata” di ricalcolare i dazi previsti sui suoi veicoli elettrici prodotti in Cina per riflettere le sovvenzioni specifiche che l’azienda riceve in Cina.
BYD, l’azienda di veicoli elettrici sostenuta da Warren Buffett, ha visto la sua tariffa ridotta dal 17,4% al 17%; Geely dal 19,9% al 19,3%, SAIC dal 37,6% al 36,3%. BYD, Geely e SAIC non hanno risposto immediatamente a una richiesta di commento al di fuori dell’orario di lavoro in Cina.
Secondo la Commissione, le altre aziende che collaborano con l’UE nell’ambito dell’indagine sulle pesanti sovvenzioni cinesi ai veicoli elettrici saranno soggette a tariffe del 21,3%. Si tratta di un’aliquota superiore a quella del 20,8% che le aziende che collaborano avrebbero dovuto affrontare in base alla precedente decisione di luglio. Per quelle che non collaborano, i dazi all’importazione saranno del 36,3%, in calo rispetto al precedente 37,6%.