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Auto, in Italia sempre più vecchie. E l’assicurazione diventa un salasso

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In Italia negli ultimi anni, anche a causa di una diminuzione delle nuove immatricolazioni, si è verificato un aumento dell’anzianità media dei veicoli, che ha raggiunto gli 11 anni e 7 mesi, secondo l’analisi condotta da Facile.it e Assicurazione.it. Questo dato rappresenta un incremento del 28% rispetto al medesimo periodo nel 2016, quando il parco auto italiano aveva, in media, un’anzianità appena superiore ai 9 anni.

La statistica ha diverse implicazioni, evidenziando criticità come l’aumento dei listini dei veicoli in contrasto con una diminuzione del potere d’acquisto. Questo fenomeno ha diverse sfaccettature: le automobili più anziane tendono a essere meno sicure e hanno un impatto ambientale maggiore a causa delle emissioni inquinanti.

L’obsolescenza del parco automobilistico è diffusa su tutto il territorio, sebbene in modo irregolare. Tuttavia, ci sono due eccezioni con percentuali molto basse: la Valle d’Aosta e il Trentino-Alto Adige. Queste due Regioni presentano una percentuale di auto oltre i 15 anni rispettivamente del 12,1% e del 14,9%, a fronte della media nazionale italiana del 36,9%. Anche in Toscana (27,9%), Lombardia (28,3%) ed Emilia-Romagna (29,9%) si riscontra una presenza relativamente bassa di vetture vecchie.

D’altro canto, al Sud e nelle Isole, la presenza di auto anziane è significativamente più elevata. In alcuni casi, oltre la metà del parco auto supera i 15 anni di anzianità, come ad esempio in Calabria (53%), Sicilia (52,1%) e Campania (51,6%).

Con le macchine più vecchie l’assicurazione auto aumenta

L’assicurazione può diventare un’importante spesa quando si possiede un’auto anziana o si opta per un veicolo usato con diversi anni di immatricolazione. Questo è un rischio concreto, specialmente per coloro che scelgono di acquistare un’auto usata, una tendenza che come abbiamo visto è sempre più comune tra gli automobilisti italiani. L’aumento è dovuto al fatto che il costo delle polizze auto è direttamente influenzato dall’età del veicolo. Le auto vecchie presentano diversi problemi tecnici e pratici e sono meno sicure rispetto ai modelli più recenti, che di solito sono dotati di numerosi dispositivi di sicurezza di serie. La probabilità di coinvolgersi in incidenti è più elevata quando si guida un’auto usata, sia a causa di fattori tecnici come la mancanza di dispositivi di assistenza alla guida, sia a causa dell’attenzione e della cura dell’automobilista.

Segugio.it ha esaminato il profilo tipo di un assicurato e calcolato, mantenendo le condizioni costanti, come varia il premio medio in base all’anzianità del veicolo. In base all’analisi condotta sul campione, si è rilevato che con un’età media di 10 anni, il premio Rc auto ammonta a circa 201 euro. Tale premio aumenta a 251 euro se l’auto ha 11 anni e raggiunge addirittura i 306 euro quando il veicolo ha 14 anni di anzianità.

Un aspetto che conferma anche Andrea Ghizzoni, Managing Director Insurance di Facile.it:

Esiste una correlazione evidente tra premio pagato per assicurare un veicolo a quattro ruote e l’età stessa del veicolo. Più la vettura è datata e più sarà alta la tariffa Rc auto da sostenere. Fare i conti con il proprio portafoglio, al momento dell’acquisto di un’auto, non è mai semplice. È importante tuttavia considerare che possedere e guidare un mezzo vecchio, oltre a essere meno sicuro e maggiormente dispendioso dal punto di vista dei consumi, può comportare maggiori costi se si guarda anche alla polizza Rc auto obbligatoria

Parco auto, la situazione in Europa

Secondo il rapporto uscito a gennaio 2023 dell’Acea (Associazione dei costruttori europei di auto), l’età media delle vetture sulle strade italiane è comunque in linea con la media europea di 12 anni in Europa. 

Tra i paesi con le auto più recenti spiccano il Lussemburgo e la Danimarca, con una media di età delle vetture pari a 7,6 e 8,5 anni rispettivamente. Anche l’Austria presenta un parco auto relativamente giovane, con un’età media di 8,7 anni. In contrasto, l’Italia detiene un’altra posizione di rilievo: è il paese europeo con il maggior numero di auto che superano i dieci anni di anzianità. Si contano quasi 23,5 milioni di veicoli di “vecchia data” in Italia, in confronto ai 21 milioni della Germania e ai 20,8 milioni della Polonia.

E a Londra si tassano le macchine vecchie

E in Inghilterra, proprio per disincentivare l’utilizzo di macchine vecchie e al tempo stesso diminuire l’inquinamento atmosferico, è stata istituita una tassa giornaliera di 12,50 sterline (equivalenti a 14, 55 euro).

Nel 2019, il governo locale di Londra ha adottato una strategia per affrontare l’inquinamento introducendo l’Ulez (Ultra Low Emission Zone), un’area in cui è consentita la circolazione solo ai veicoli a basso impatto ambientale. Se si voleva entrare in quest’area, si doveva pagare una tassa giornaliera di 12,50 sterline. Da domani, la zona Ulez sarà estesa a tutta la città, rendendo quindi la tassa valida per ogni area cittadina.

La decisione del sindaco di Londra, Sadiq Khan, di espandere l’area a emissioni ultra ridotte a coprire l’intera città è stata presa a causa del crescente livello di inquinamento atmosferico che rappresenta una minaccia sempre più grave per la salute dei cittadini. Inoltre, questa estensione deriva anche dalla necessità di ampliare l’efficacia dell’iniziativa che è stata lanciata quattro anni fa.