A partire dallo scorso ottobre una serie di limitazioni nella circolazione dei veicoli, in particolare a gasolio, ha gettato nuova luce sul futuro della mobilità. Il blocco segue regole differenti nelle regioni del Nord Italia che l’hanno adottato: Lombardia, Veneto ed Emilia (la più severa). Anche il Piemonte, nonostante il rinvio sulle tempistiche, aderirà all’iniziativa denominata “Nuovo accordo per la qualità dell’aria nel bacino padano”. Proprio in queste ore un blocco del traffico straordinario sta colpendo, fino a giovedì 6 dicembre, Torino e 32 centri della provincia, a causa di un superamento dei livelli di guardia per il particolato Pm10.
L’accordo per la qualità dell’aria si applica a tutti i comuni con più 30mila abitanti, a cui spetta attuare il provvedimento attraverso proprie delibere sul tema. Ma anche a livello regionale le limitazioni sono diverse, così come le deroghe previste. Di seguito i dati di sintesi:
Lombardia:
Stop ai diesel fino a Euro 3 e benzina fino a Euro 2.
Dalle 7,30 alle 19,30, esclusi i giorni festivi.
Veneto:
Stop ai diesel fino a Euro 3 e benzina fino a Euro 1.
Dalle 8,30 alle 18,30 dal lunedì al venerdì.
Emilia:
Stop ai diesel fino a Euro 4 (la misura più restrittiva) e ai benzina fino a Euro 1
Dalle 8,30 alle 18,30 in tutti i giorni feriali, comprensivi della prima domenica di ciascun mese.
In Piemonte l’accordo è slittato, ma si prevede che colpirà i veicoli a gasolio Euro 3 e inferiori così come i benzina fino a Euro 1.
Gli italiani, nonostante il calo generale nelle vendite delle automobili nei primi dieci mesi del 2018, hanno premiato le auto elettriche e ibride. Secondo un rapporto Nomisma in questo periodo il mercato ha ceduto il 3,21%, ma le elettriche hanno incrementato le vendite dell’1,2% e le ibride dello 0,2%. Queste ultime costituiscono il 4,4% delle vendite totali (in crescita dell’1,2% rispetto ai primi dieci mesi del 2017). Ancora marginale l’impatto delle elettriche con una quota di mercato dello 0,3% (+0,2% sul 2017).