Si è chiusa con una forte domanda dei
risparmiatori l’offerta globale sulla Società Autostrade, la
terza privatizzazione in Italia, dopo Enel e Telecom. Il
prezzo previsto a 6,82 euro, sarà comunicato domani
dall’azionista Iri.
Vista la forte domanda, le banche resposabili del
collocamento e l’azionista Iri potrebbero decidere una
modifica dell’allocazione per favorire i piccoli risparmiatori,
penalizzando la quota riservata agli investitori istituzionali.
Sembra comunque sicuro che si andrà al sorteggio dei
titoli.
Il costo delle azioni per i risparmiatori viene definito tenendo
presente il prezzo massimo fissato a 7 euro, la quotazione
odierna in borsa di 6,82 euro (-0,34 per cento) e il prezzo
riservato agli investitori istituzionali. Se il prezzo finale si
attesterà sui valori odierni del titolo, l’Iri incasserà dall’opv
13.450 miliardi di lire, di cui 8.530 dall’offerta globale e
4.920 miliardi dal nucleo stabile.
Nella trattativa diretta con l’Iri, la cordata capeggiata dal
gruppo Benetton – che nei patti parasociali ha indicato la
riconferma del presidente Giancarlo Elia Valori – ha
concordato di pagare per la sua quota del 30 per cento un
premio di maggioranza del 5 per cento.